Il mistero del punto G

Sesso e il punto G Un paio di anni fa uno studio pubblicato sul “Journal of Sexual Medicine” annunciava che il misterioso punto G era stato fotografato dal professor Emmanuele Janini. Il punto G della donna è quell’area della vagina che sarebbe fondamentale per l’orgasmo femminile.

Lo studio aveva individuato il punto G in un piccolo ispessimento della parete che divide la vagina dall’uretra. Inoltre, il “punto del piacere” sarebbe un privilegio solo di alcune donne. Alcuni giorni fa, sulla stessa rivista, considerata da molti la più prestigiosa nel campo della sessuologia, è stato pubblicato un altro studio che “smonterebbe” l’esistenza del punto G. Lo studio è stato fatto dal team King’s College di Londra su un campione di 1.800 donne. Secondo loro, il “punto G” è solo un luogo della ragione. Tradotto, significa che sarebbe solo un’immaginazione delle donne, incoraggiata dalle riviste e dai terapisti sessuali.

La sessuologa Beverly Whipple ha detto che lo studio è pieno di crepe, perché avrebbe ignorato le esperienze delle lesbiche o delle donne bisessuali ed errato nel considerare gli effetti di avere differenti partner sessuali con differenti tecniche amatorie. Il coordinatore dello studio, Andrea Burri, ha dichiarato: “È da irresponsabili avvalorare l’esistenza di un qualcosa che non è stato mai provato e su questo esercitare pressione psicologica sulle donne e pure sugli uomini”. Per evitare tutti questi rompicapi mentali, forse sarebbe il caso che ognuno facesse sesso senza pensare a nulla. In questo modo il “piacere” ci sarà sempre.

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