La vita di una persona vale 300 mila euro?

Tra il 2004 e il 2005 nella zona nord di Napoli ci fu una sanguinosa guerra di camorra tra i cosiddetti “scissionisti” e i “Di Lauro” per il controllo del mercato della droga a Scampia.

In pochi mesi la guerra provocò una sessantina di vittime. In alcuni casi ci furono delle vere e proprie esecuzioni esemplari. Fu assassinata anche una ragazza innocente. La notte del 22 novembre 2004, la 21enne Gelsomina Verde fu uccisa e bruciata dagli uomini del clan Di Lauro, perché conosceva un esponente degli scissionisti.

Per quell’omicidio è stato condannato all’ergastolo Ugo De Lucia arrestato in Slovacchia dalla squadra mobile nel 2005. Il boss Cosimo Di Lauro è stato condannato in primo grado all’ergastolo come mandante dell’omicidio. I giudici avevano stabilito che Di Lauro doveva risarcire i familiari della vittima senza quantificare l’importo.

Alla vigilia del processo di appello, il figlio di Paolo Di Lauro(soprannominato "Ciruzzo ‘o milionario”) ha deciso di risarcire la famiglia della vittima con 300 mila euro. La somma è stata prelevata da un libretto acceso da Di Lauro junior dopo un incidente stradale nel quale il giovane rimase gravemente ferito diversi anni fa. Nonostante il risarcimento, Cosimo Di Lauro non ammette comunque di essere responsabile dell’omicidio.

La famiglia della ragazza ha accettato i soldi e in cambio non si costituirà parte civile nel processo di appello. In questo modo Cosimo Di Lauro spera di evitare l’ergastolo. Mi domando, vale solo 300 mila euro la vita di una persona?

Credits: La Repubblica Napoli.