La velocità reale dell’Adsl è la metà di quella pubblicizzata

Da alcuni anni in Italia c’è una “guerra” di offerte tra le compagnie telefoniche per acquisire nuovi clienti. Il declino del telefono fisso ha fatto in modo che ora le maggiori offerte si focalizzano sull’Adsl.

Gli operatori, oltre a fare grossi sconti, puntano tutto sulla velocità a disposizione dell’ignaro consumatore. 20, 10 e 8 mega sono le velocità dichiarate da molti operatori di telefonia. Ma sono reali?

Between, società leader nella consulenza strategica e tecnologica nel settore dell’Information & Communication Technology(ICT), ha fatto uno studio per verificare la velocità effettiva dell’Adsl italiana. Per monitorare le prestazioni di circa 11.400 collegamenti broadband è stato utilizzato il software “Isposure”. Alla fine della ricerca sono stati fatti oltre 120 test. I risultati sono sconcertanti.

La velocità media è di 4,1 Megabit al secondo in download. In pratica, la vera velocità delle adsl italiane è circa la metà di quella pubblicizzata. Nelle ore di punta e nei comuni meno importanti la velocità scende fino a 2 Mbps(Megabit per secondo) in media. I consumatori più fortunati hanno una velocità di 5 Mbps.

Il 50% degli italiani non ha una connessione Adsl in “unbundling”. Tradotto, significa che la loro abitazione non è raggiunta dalla rete diretta degli operatori alternativi a Telecom Italia. Questo porta come conseguenza, oltre a costi più alti di circa 5 euro al mese, una minor velocità di connessione. Il problema più grave è che la qualità della banda larga è peggiorata del 10% negli ultimi 2 anni. Questo perché con l’aumentare degli utenti connessi, la rete in rame è sempre meno affidabile e veloce.

Per ovviare a questo problema, si era pensato di cablare l’intero paese con la fibra ottica come descritto nel rapporto Caio. Il governo però ha preferito “spostare” i fondi stanziati per lo sviluppo della banda larga verso altre cose…