Il caso Draquila

Draquila. L'Italia che trema Dal 12 al 23 maggio a Cannes ci sarà il Festival cinematografico. Il 13 maggio sarà proiettato “Draquila. L’Italia che trema” il nuovo film documentario di Sabina Guzzanti.

“Draquila” è una piccola bomba contro il premier e la protezione civile. Per questo motivo molti “vassalli” di Silvio Berlusconi hanno criticato questo film.

Nei giorni scorsi il ministro della Cultura Sandro Bondi ha annunciato di aver declinato l’invito a essere ospite del Festival per il “rincrescimento” e lo “sconcerto” per la partecipazione di un’opera di propaganda, Draquila, che offende la verità e l’intero popolo italiano.

Venerdì scorso(7 maggio), il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla è intervenuta nel programma “L’ultima Parola” condotto da Gianluigi Paragone. La “rossa” ha dichiarato “Mi riservo di dare mandato all'avvocatura dello Stato per i danni che queste immagini (quelle anticipate la sera prima ad Annozero, ndr) potrebbero arrecare al nostro Paese. Queste immagini mi indignano e mi offendono ancor prima come cittadino che come ministro. E' ora di finirla di gettare discredito sul nostro Paese. La sinistra da mesi critica e cerca di buttare fango sulla nostra Italia”.

Il sottoscritto invece si indigna quando vede la Brambilla e l’inutile Paragone. Mi chiedo, come mai la Brambilla non si indigna quando “L’ultima Parola” da una pessima immagine del Mezzogiorno? Non arreca forse un danno al turismo del Sud?

Consiglio alla Brambilla di pensare solo ai casinò e alla “riapertura” dei bordelli. Solo così il nostro paese potrà “riempire” le casse grazie al turismo…

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