Critiche bipartisan per l’ammazza blog

Valigia Blu Dopo l’approvazione dell’emendamento che modifica il divieto di pubblicazione delle intercettazioni sino alla conclusione delle indagini preliminari, la maggior parte dei media ha abbassato la guardia contro il DDL Intercettazioni.

Nonostante alcune modifiche, la libertà di informazione è ancora in pericolo. C’è il comma 29 dell’art.1 che equipara i siti informati(compreso i blog) a una testata registrata e obbliga i gestori a rettificare entro 48 ore una notizia quando richiesto. Se per caso un blogger non ha la possibilità di collegarsi ad internet per 48 o più ore rischia di ritrovarsi una sanzione fino a 12.500 euro. Follia pura.

Nei giorni scorsi l’onorevole Giulia Bongiorno ha ritenuti inammissibili gli emendamenti proposti al comma 29 dell'articolo 1. L’avvocato Guido Scorza nel suo blog ha definito la bocciatura “lapidaria e pressoché priva di motivazione”. Ma cosa dicono gli esponenti della maggioranza sul provvedimento “ammazza blog”?

Il deputato Benedetto Della Vedova(PDL)  ha dichiarato “Ottimo lavoro del Parlamento, che occorrerebbe a mio parere completare con una modifica della norma che impone l'obbligo di rettifica ai blog e ai siti internet. La rettifica può essere imposta solo alle testate giornalistiche registrate, che, anche quando pubblicano on line, hanno gli stessi obblighi giuridici e deontologici delle testate della carta stampata, audio e video. La norma non va dunque soppressa, ma modificata nel suo riferimento indeterminato a siti informatici”.

Naturalmente anche l’opposizione è contraria all’ammazza blog. Il senatore Vincenzo Vita ha dichiarato “E' gravissimo e fuori dal mondo, ormai digitale, il passaggio sui blog del disegno di legge Alfano sulle intercettazioni. Non c'è stato ascolto, finora, rispetto a un'indicazione molto chiara che viene dall'universo della rete: stralciare un comma che equipara impropriamente i siti alla carta stampata. C'è ancora la possibilità, se si vuole, alla ripresa del dibattito nell'aula della Camera”.

Intanto sono già 4.976 persone che hanno aderito alla pagina Facebook “No Legge Bavaglio alla Rete”. Vi segnalo che sul sito “Valigia Blu” potete sottoscrivere la lettera per la libertà di informazione sulla rete.

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