Il plagiamento targato Tg1

Grazia Graziadei In Italia sembra che il problema più serio da risolvere sia quello relativo al “problema” intercettazioni.

Berlusconi va ovunque a dire che il DDL serve per tutelare la privacy di tutti. Peccato che questo DDL serve solo per gli “affari sporchi” dei soli noti, vale a dire gli “amici degli amici”.

Nei giorni scorsi l’Istat ha diramato il bollettino sul lavoro relativo al mese di maggio. In Italia la disoccupazione giovanile è arrivata al 29,2%. Questo dato rappresenta un record. Naturalmente questa notizia ha trovato poco spazio nei vari telegiornali perché c’è un problema più grave da risolvere, quello delle intercettazioni.

Il Tg1 di Augusto Minzolini nell’edizione delle 20 ha mandato in onda un servizio “pro plagiamento” sulle intercettazioni(video grigio). La giornalista Grazia Graziadei(foto) ci spaventa dicendo “Chissà quanti di noi ignari sono stati captati mentre parlavano al telefono con persone oggetto di indagine intercettate”. Sembra quasi il trailer di un film horror. La “rossa” poi inizia a sparare una serie di numeri “ad capocchiam”. Ma vediamo quali sono i numeri reali sulle intercettazioni.

Dai dati rilasciati dal ministero della Giustizia si evince che ci sono 130 mila decreti di intercettazioni. In molti casi però ci sono persone che hanno più schede intestate. Per questo motivo il numero reale di persone “captate” scende a 40 mila su 60 milioni di abitanti. Altro che 7 milioni. Nel 2009 i cittadini italiani intercettati sono stati lo 0,07%. Il tutto  per un costo di 272.665.168 di euro. Di questi, 212 milioni sono serviti per  gli apparati e 12 milioni per l’acquisizione dei tabulati telefonici.

Ritornando al “plagiamento di massa”, Silvio Berlusconi ha fatto un lungo monologo anche nel telegiornale del vassallo Emilio Fede(video viola). E’ troppo facile parlare senza contradittorio. Una volta le dittature venivano attuate con le armi, ora basta controllare le televisioni e giornali. Sveglia Italia!!!

Credits: Il Fatto Quotidiano.

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