Berlusconi telefona a Ballarò

Berlusconi telefona a BallaròLa puntata di “Ballarò” del 23 novembre verrà ricordata per l’ennesima telefonata di Silvio Berlusconi. Come già avvenuto in passato, il premier ha staccato il telefono in faccia a Floris dopo aver detto una quantità assurda di minchiate.

Nella puntata del 1 giugno 2010, Berlusconi era intervenuto in diretta per controbattere all’accusa di aver favorito l’evasione fiscale. Questa volta il “piccino” di Arcore è stato tirato in ballo per la penosa vicenda dei rifiuti di Napoli. Tutto ruota intorno alle dichiarazioni fatte dal premier il mese scorso. Il 22 ottobre 2010 Berlusconi disse che avrebbe risolto l’emergenza rifiuti in 10 giorni. Sei giorni dopo, il premier dichiarò che Napoli sarebbe stata “liberata” dai rifiuti entro 3 giorni.

Prima dell’inizio del monologo di Berlusconi, il conduttore Floris avverte che il premier risponderà anche alle sue domande. Il presidente del Consiglio ha detto “Il servizio che avete mandato in onda è assolutamente mistificatorio. Avete fatto vedere una mia garanzia circa la soluzione di un problema in dieci giorni e circa la soluzione di un altro problema in tre giorni. In dieci giorni, attraverso il nostro Dipartimento della Protezione civile, siamo intervenuti, abbiamo rimediato alla situazione ed evitato che i rifiuti producessero miasmi. E abbiamo risolto la situazione intorno al Vesuvio alla fine del nono giorno. Tre giorni fa avevo detto che i rifiuti dal centro di Napoli, dovuti all'inefficienza delle aziende delegate dal Comune, sarebbero stati rimossi, siamo intervenuti con l'esercito e sono stati rimossi, le nostre promesse sono state mantenute e lei la deve smettere di interrompere quando una persona deve dare una spiegazione conseguente a un misfatto di informazione che è stato commesso".

Floris cerca in tutti i modi di fare qualche domanda a Berlusconi senza risultato. Il premier dice “Lei crede che la Rai sia sua, quando è pagata dai soldi di tutti gli italiani. Non rispondo alle sue domande, voi siete dei prepotenti e mistificatori, l'ottimo ministro Fitto vi saprà dare delle risposte. Questa vostra tecnica di solito funziona ma non può funzionare con me che se permette di televisione me ne intendo”.

A questo punto il “nano nazionale” sbatte il telefono in faccia a Floris. In poche parole, non ha mantenuto la promessa fatta al conduttore. Floris sembra un po' frastornato e stupito. Il conduttore ribadisce “Noi, come già accaduto altre volte, quando arriva una telefonata del presidente del Consiglio, in diretta, la prendiamo, poi se si rimangia la parola è un problema suo, non un problema di Ballarò”.

Floris aggiunte “L'identità del nostro programma e la nostra scommessa più difficile è che possano confrontarsi il bianco e il nero, esporre le proprie idee e venire confutati o corroborati dalle domande del giornalista. Da dieci anni Ballarò si caratterizza per questo confronto nella chiarezza e nella trasparenza, con quest'ottica abbiamo sempre ospitato le telefonate di Berlusconi, noi non scommettiamo su queste giornate o sulle elezioni ma sull'Italia, verrà un giorno che in Italia si potrà permettere di far parlare destra, sinistra e centro e noi siamo qui ad aspettarlo. Domani si vota su Rai e pluralismo e non vorrei che questo intervento sia pontiere del voto di domani”.

Commenti

  1. Il solito pagliaccetto...non ne possopiù caro Max :( smacckete, S.

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  2. A chi lo dici. Il problema è che sono diventati insopportabili anche i "berlusconini".

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  3. quoto, berlusconi è un pagliaccio e basta!

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