Il tribunale rigetta il ricorso della Rai. La Ferrario deve tornare al Tg1

Non c’è pace per il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. La sua politica aziendale sta portando gravi conseguenze sia dal punto di vista dello share che da quello economico.

Il tribunale di Roma, sezione lavoro, ha rigettato il reclamo della Rai contro l’ordinanza del 28 dicembre 2010 che aveva disposto la reintegrazione della giornalista Tiziana Ferrario nelle mansioni di conduttrice del Tg1 e di inviata per i grandi eventi.

Come il giudice della prima ordinanza, anche l’ordinanza collegiale ha ravvisato lesioni della professionalità della giornalista e discriminazioni. Ecco cosa c’è scritto “Sussistono elementi indiziari che convergono univocamente nel far ritenere che lo spostamento della lavoratrice dalle mansioni di conduttrice di telegiornale sia da addebitare più che ad effettive esigenze organizzative ad una volontà ritorsiva posta in essere dai vertici della redazione al fine di sanzionare il dissenso manifestato dalla giornalista nei confronti della linea editoriale impressa al telegiornale dal direttore”.

Domenico e Giovanni Nicola D’Amati, legali della giornalista, hanno dichiarato “Ora la Rai non ha più alcun appiglio per non eseguire la decisione del giudice. Se sarà necessario, chi si è ostinato nella mancata esecuzione dell’ordine del tribunale sarà chiamato a risponderne personalmente nelle sedi competenti”.

La Ferrario ha accolto la sentenza con entusiasmo. La giornalista ha dichiarato “E' il più bel regalo che potessi ricevere per la festa dell’8 marzo, dopo mesi di dolorosa solitudine e umiliazione come donna”. A questo punto una domanda sorge spontanea. Chi pagherà le spese processuali? Minzolini o la Rai?