Serve #occupyscampia?

occupyscampiaIl 30 gennaio 2012 il giornale “Il Mattino”(sia cartaceo che online) scrive che a Scampia la camorra ha imposto il coprifuoco. La notizia ha scatenato un putiferio. La deputata del PD, Pina Picierno, ha dato avvio con il tweet #occupyscampia ad una sorte di movimento. L’obiettivo è “liberare” Scampia dalla camorra con un’occupazione spontanea. Progetto a dir poco velleitario.

Domani(3 febbraio) il movimento #occupyscampia si riunirà in piazza Giovanni Paolo II alle ore 17. L’iniziativa è interessante, peccato che la maggior parte degli “aderenti” non verranno. Una tizia scrive “Non posso venire, ma ci sarò con il cuore”. Scampia ha bisogno di tutto, tranne delle cazzate mediatiche. #occupyscampia è la “classica” moda del momento a cui tutti partecipano. Cosa serve? Nel mio quartiere c’è bisogno di una presenza più massiccia dello Stato e delle forze dell’ordine e di un piano di sviluppo che crei posti di lavoro. Invece di “cazzeggiare” su Twitter, la deputata Picierno perché non si interessa dello sblocco dei fondi per la realizzazione dell’Università a Scampia?

A proposito di coprifuoco, il prefetto Andrea De Martino, esprime sul tema “sorpresa” e un po’ di amarezza. De Martino ha dichiarato “È singolare la vicenda del coprifuoco che sarebbe stato imposto a Scampia. Ci troviamo nella condizione in cui in Europa si dà per scontato che i clan impongano la chiusura ai negozi ma a noi e forze dell’ordine non risulta. Ho convocato il presidente di Confcommercio Russo, l’assessore comunale Narducci e il sindaco di Melito Venanzio Carpentieri. Ma, ad eccezione di Russo a cui una decina di commercianti che vogliono mantenere l’anonimato avrebbero denunciato l’imposizione, nessuno ne sapeva nulla”.

Il prefetto ha aggiunto “Ecco, mi sarei aspettato che la Confcommercio avesse riferito per le vie opportune le segnalazioni ricevute, ma così non è stato. Mi auguro che a Napoli come a Palermo gli associati si impegnino alla denuncia”. Sulla vicenda è intervenuto anche Luigi De Magistris. Il sindaco di Napoli ha detto “Dalle notizie che ho, anche dai livelli istituzionali competenti, il coprifuoco non c’è, ma ci sono, invece, attenzione e preoccupazione perché la situazione è delicata”. A questo punto una domanda sorge spontanea. Dov’è lo Stato?

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