Polillo: Meno ferie per far crescere il PIL

Gianfranco Polillo propone di aumentare il tempo di lavoro per far ripartire la produttività. Insorgono i sindacati.

Gianfranco PolilloOrmai è ufficiale: i tecnici non capiscono nulla. Gianfranco Polillo ha la “ricetta” per far ripartire il PIL: aumentare il tempo di lavoro per far ripartire la produttività.

Il sottosegretario dell’economia ha dichiarato “Nel brevissimo periodo, per aumentare la produttività del Paese lo choc può avvenire dall’aumento dell’input di lavoro, senza variazioni di costo. Lavoriamo mediamente 9 mesi l’anno. Troppo poco”. Forse il tecnico si riferisce ai politici. Polillo ha aggiunto “Se noi rinunciassimo a una settimana di vacanza avremmo un impatto sul PIL immediato di circa un punto. L’Italia sta vivendo al di sopra delle sue possibilità”. Polillo doveva aggiungere che i politici avrebbero lavorato anche ad agosto per dare il buon esempio. Peccato che non ci sia stata questa frase.

Come prevedibile la proposta ha scatenato un putiferio. La Cgil ha dichiarato “Un’uscita confusa, estemporanea e non particolarmente geniale e alla quale manca un naturale complemento: perché non chiedere ai 500 mila lavoratori in cassa di rinunciare ad una settimana di indennità?”. La Uil ha detto “La strada maestra è tagliare le tasse, non le ferie. La proposta di Polillo avrebbe un effetto devastante anche nel settore del turismo. Pensate al calo di entrate che subirebbero i vari residence, villaggi e alberghi. Un consiglio: Polillo tornatene da dove sei venuto. Anzi, dai il buon esempio: inizia a lavorare anche di domenica.

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