Vertice UE: Raggiunta intesa su scudo anti-spread

Accordo su scudo antispread. Il fondo "salva-Stati" acquisterà i titoli di Stato dei Paesi in difficoltà. Siamo sicuri che sia la strada giusta?

Rajoy, Hollande, Monti e MerkelDopo una notte di trattative serrate al vertice UE, raggiunto un accordo per un meccanismo che serva a tenere sotto controllo l’andamento degli spread. Questa mattina(29 giugno) i differenziali di Italia e Spagna sono calati di quasi 50 punti.

Il premier Mario Monti, appoggiato dalla Spagna, ha cercato questo risultato con grande determinatezza in un vero e proprio braccio di ferro, soprattutto con la recalcitrante Angela Merkel. Italia e Spagna hanno negato la firma al patto per la crescita che pur volevamo fortemente, fino a quando non hanno ottenuto misure immediate per la stabilità finanziaria. Decisi poi uno stretto controllo della BCE sulle banche e i meccanismi per l’aumento di capitale delle banche. Oggi il varo del piano per la crescita.

Alla fine è passata la “linea” Monti. La sua proposta di far acquistare i titoli del debito pubblico dei Paesi “virtuosi” da parte dei fondi UE “salva-Stati”, Esfs-Esm. In pratica, i Paesi in regola con il patto di stabilità, come l’Italia, potranno chiedere e ottenere, una volta verificata la sussistenza delle regole e dietro la firma di impegni di bilancio, l’acquisto dei propri titoli di debito pubblico, per sottrarli alla speculazione finanziaria e dunque rafforzando l’euro. Resta da definire la soglia entro la quale far partire la richiesta di acquisto e la quantità.

Una cosa non mi torna. I Paesi devono dare svariati miliardi di euro per far parte del fondo “salva-Stati”. Per l’esempio, l’Italia dovrà versare 125 miliardi di euro. Nel caso si trovasse in difficoltà, dovrebbe chiedere aiuto al fondo, che comprerebbe i titoli di Stato guadagnandoci con gli interessi(nell’ultima asta il decennale rendeva il 6,19%). Non bastasse ciò, questo fondo salva-stati chiede impegni di bilancio. Sapete cosa significa? La fine della nostra sovranità. Non sarebbe meglio tenerci quei 125 miliardi di euro?

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