La Camera rende pubblica la deposizione di Schiavone del 1997

Il pentito dei Casalesi nel 1997 indicò i luoghi dove furono interrati i rifiuti tossici. Leggi il verbale.

Carmine SchiavoneFruttava 600-700 milioni al mese lo smaltimento dei rifiuti al clan dei Casalesi che nel 1990 decide di versare i profitti nella cassa comune della cosca. Lo ha svelato il pentito Carmine Schiavone, nell'audizione del 7 ottobre 1997 alla Commissione parlamentare, i cui verbali sono stati ora resi pubblici.

Schiavone ha spiegato che rifiuti tossici sono stati interrati lungo il litorale domitio e nel lago di Lucrino. Il collaboratore di giustizia elenca i luoghi dove finivano i fanghi nucleari dalla Germania e rifiuti tossici dall’Italia del centro nord, portati con i camion nelle discariche. Schiavone ha affermato “Un affare che veniva attuato anche prima del 1990. Gli abitanti rischiano di morire entro 20 anni”. Interessante la parte in cui il pentito dichiara: “La mafia e la camorra non potevano esistere se non era lo Stato. Se le istituzioni non avessero voluto l’esistenza del clan, questo avrebbe forse potuto esistere? Io penso che per bonificare la zona ci vorrebbero tutti i soldi dello Stato di un anno”.

Allegato: Verbale 7 ottobre 1997

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