Google Glass e il film Strange Days

I nuovi occhiali tecnologici non smettono più di creare problemi, interrogativi e idee del tutto particolari. Arriva anche l'app erotica per rivedersi in diverse prospettive.

Una donna con i Google GlassNon sono ancora sul mercato, ma a più riprese fanno discutere e scatenano fobie. Si parla dei Google Glass. Cosa sono? I Google Glass sono degli innovativi occhiali a realtà aumentata in fase di sviluppo presso Google, attualmente disponibili agli sviluppatori al costo di 1.500 dollari.

Dopo il caso della donna fermata in California perché guidava indossando il dispositivo, un uomo in Ohio è stato bloccato nientemeno che dall’FBI perché indossava i Google Glass al cinema. Gli agenti credevano che il dipendente di Google stesse registrando il film per crearne una copia pirata. Ma a destare scalpore è l’app “Sex with Glass” che permette di registrare e riguardare le performance erotiche “da ogni prospettiva”. Detto in parole povere, un uomo o una donna può rivedere i tre minuti e passa di passione anche con gli occhi del proprio partner.

Che gusto c’è a vedere te stesso mentre fai l’amore? In pratica è una sorta di narcisismo del sesso. Gli occhiali Google Glass mi fanno tornare indietro nel tempo al 1995, quando al cinema arriva “Strange Days” diretto da Kathryn Bigelow. Il film narra le vicende di persone “drogate” di esperienze altrui. Al posto degli occhiali Google ci sono i “Wire-Trip Clips”, dischetti sui quali vengono registrate esperienze altrui, che includono tutti i loro input sensoriali, come vista, udito, tatto ed olfatto, e che, tramite un lettore, possono essere rivissute da chiunque. Ci avviamo verso una società dove ognuno non ha una propria vita?

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