Italiadecide: Turismo in difficoltà per le troppe tasse

Il Bel paese è scavalcato da Spagna, Francia, Stati Uniti e Cina. Secondo il Rapporto 2014 di Italiadecide il settore è in crisi per le troppe tasse.

TurismoArte, cultura, sole, cibo. L’Italia ha le carte in regola per fare del turismo il motore dell’economia nazionale, eppure anche questo settore perde colpi. L’economia turistica in Italia vale 161 miliardi di euro, che corrispondono al 10,2% del PIL.

L’Italia 30 anni fa era la prima scelta del turismo mondiale ed ora è scivolata in quinta posizione dietro Francia, Spagna, Stati Uniti e Cina. Nel decennio 2002-2012, l’Italia ha perso il 30% degli introiti turistici. La quota nel mercato mondiale è scesa dal 5,5% al 3,7%. E’ quanto emerge nel “Rapporto 2014” di Italiadecide, illustrato in un un convegno alla presenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e del presidente della Camera, Laura Boldrini. Tra le debolezze del turismo italiano: imprese troppo piccole e troppe tasse. L’imposta di soggiorno e l’IVA al 10%(in UE la media è del 7%) rendono il nostro Paese poco competitivo dal punto di vista fiscale. La tassazione complessiva del settore arriva al 12,5% nettamente superiore a Spagna e Francia. Inoltre, l’Italia sconta un ritardo nella vendita di servizi mediante internet.

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