La moda del selfie e i complessi estetici

Mostrarsi su Instagram, Twitter e qualsiasi altro social media sta cambiando il modo con cui le persone, soprattutto i giovani, si vedono.

Pucchiaccha che fa un selfieUn’altra parola è entrata di diritto nel nostro vocabolario. Si tratta del selfie. Cos’è? Selfie può essere liberamente tradotto dallo slang come autoritratto fotografico, tipicamente eseguito con un palmare, fotocamera digitale o telefono cellulare. I selfie sono molto diffusi su Twitter e Instagram.

La moda si è diffusa inizialmente tra i VIP(S)(very important people [stupid]), ora sta “contagiando” anche le persone comuni. Non bastavano le TV, ora anche sul web si va alla ricerca della perfezione estetica. Le conseguenze? Tragiche. Mostrarsi su Instagram, Twitter e qualsiasi altro social media sta cambiando il modo con cui le persone, soprattutto i giovani, si vedono. Non lo dico io, ma una ricerca fatta dai membri dell’American academy of plastic and reconstructive surgery. Gli studiosi hanno raccolto i dati di 2.700 chirurgi plastici facciali americani.

Dalla ricerca emerge un incremento del 10% in un anno delle richieste di piccoli ritocchi per al volto, soprattutto dagli under 30. Edward Farrior, presidente dell’accademia, ha dichiarato: “I social network hanno creato nuovi complessi estetici ed un occhio molto più severo verso la propria immagine perché chi usa tali mezzi ritiene che il primo impatto visivo sia fondamentale per fare amicizia, intraprendere relazioni romantiche o per motivi professionali”. Farrior ha aggiunto: “Le fotografie, fatte regolarmente senza l’uso di Photoshop e in momenti di vita quotidiana, rimandano una immagine cruda che spesso mostra imperfezioni che colgono di sorpresa i diretti interessati”.

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