Consulta: Divieto di fecondazione eterologa incostituzionale

La Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi.

Fecondazione assistitaIl divieto di fecondazione eterologa è incostituzionale. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità della norma della legge 40 che vieta il ricorso a un donatore esterno di ovuli o spermatozoi nei casi di infertilità assoluta. A sollevare il dubbio di costituzionalità tre tribunali: Milano, Catania e Firenze. Dopo 10 anni l’Italia torna ad essere un paese normale.

La Corte di Strasburgo aveva invitato gli Stati membri UE a calibrare le norme in base ai progressi scientifici e al consenso sociale.  Il divieto permane oggi solo in Lituania e Turchia. Restano in piedi altre parti della Legge 40, a partire dalla possibilità di accedere alla fecondazione assistita solo alle coppie infertili, dunque non a quelle fertili sebbene portatrici di malattie genetiche. Rimangono anche il divieto di accesso alla fecondazione assistita per single e coppie dello stesso sesso, e quello di ricerca su embrioni non idonei alla gravidanza. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha dichiarato: “Sono questioni che non si può pensare di regolare con un atto di tipo amministrativo, ma necessitano una condivisione più ampia, di tipo parlamentare. Alla luce delle motivazioni della Consulta al più presto comunicheremo la road map per l’attuazione della sentenza”.

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