Genny a’ carogna è lo specchio della società italiana

Solo dopo 45 minuti di discussioni con giocatori e forze dell'ordine, il capo degli ultras Gennaro De Tommaso ha dato il suo assenso annuendo visibilmente. Una pagina vergognosa per il nostro paese.

Genny 'a carognaLa finale di Coppa Italia di ieri(3 maggio) è stata una pagina vergognosa per il nostro paese. Prima della gara un ultrà della Roma ha sparato a Ciro Esposito, un 30enne di Scampia tifoso del Napoli. Il proiettile ha trapassato il polmone fermandosi alla colonna vertebrale. Ciro rischia di rischia di perdere l’uso delle gambe. Daniele De Santis(detto Gastone), l’ultrà romano, è stato arrestato oggi per tentato omicidio.

Ma torniamo alla finale. La notizia della sparatoria arriva allo stadio Olimpico. Per questo motivo la gara non inizia alle ore 21 come da programma. Il capitano del Napoli, Marek Hamsik, va sotto la curva dei napoletani per parlare con il capo ultras Gennaro De Tommaso(foto), detto “Genny ‘a carogna”. Il pourparler dura alcuni minuti tra un petardo e l’altro. Nel frattempo, i telecronisti della Rai dicono cose senza senso. “La sparatoria è un fatto di cronaca che non c’entra nulla con il calcio, ma ha a che fare con la criminalità”. Perché il telecronista ha detto questa cosa? Forse ha saputo che il ragazzo ferito è di Scampia e ha fatto due+due?

Dopo circa 45 minuti, Genny ‘a carogna dice sì: la finale di Coppa Italia si può giocare. Alla fine del primo tempo, Pietro Grasso ha dichiarato: “Me ne volevo andare”. Mi è venuto quasi da ridere quando ho sentito la voce del presidente del Senato. Ma torniamo a Gennaro De Tommaso. Chi é? Genny ‘a carogna è il capo dei Mastiffs ed è il figlio di Ciro De Tommaso, ritenuto affiliato al clan Misso del Rione Sanità. Sulla maglietta nera di Gennaro la scritta “Libertà per gli ultras” sul retro, e “Speziale libero” davanti. Quest’ultima scritta si riferisce ad Antonino Speziale, l’ultrà del Catania che sta scontando otto anni per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore di polizia Filippo Raciti avvenuto il 2 febbraio del 2007. La vicenda ha scatenato un putiferio.

Lo Stato non può trattare con Genny ‘a carogna. Ovvero con chi ha una maglietta che difende l’assassino di un poliziotto”. E’ una delle frasi che ho letto sul web. Ma perché la gente si scandalizza? Siamo in Italia, un paese in cui il premier Renzi  fa accordi con il pregiudicato Berlusconi. Non solo. Quest’ultimo va in TV(oggi era a “In Mezz’ora”) a dire baggianate a raffica invece di scontare la pena in modo serio. E nemmeno i poliziotti possono aprire bocca. Si sono già dimenticati degli appalusi agli agenti condannati per l’omicidio Aldrovandi? Un detto dice: “Il pesce puzza dalla testa”. E’ la verità. Genny ‘a carogna rappresenta in pieno la società italiana.

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