Allarme Ebola, caccia a 39 passeggeri scomparsi
I funzionari dell’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) sono alla ricerca di 39 persone sparite nel nulla, che molto probabilmente hanno contratto il virus Ebola. Sono i passeggeri non identificati dei voli “Asky Airlines” tra Liberia, Ghana, Togo e Lagos, dove era imbarcato Patrick Sawyer, il 40enne funzionario americano morto di Ebola il 25 luglio 2014 in un ospedale della capitale nigeriana.
Quando l’uomo prese l’aereo mostrava già i sintomi della malattia: febbre alta, vomito e diarrea. Nonostante ciò, al funzionario americano è stato consentito di salire a bordo. La vicenda tragicomica è riportata in un articolo online de “L’Espresso”. Le autorità sanitarie mondiale sono a caccia dei compagni di volo del funzionario statunitense per evitare, c’è scritto nei bollettini ufficiali delle organizzazioni sanitarie “una diffusione mondiale della malattia”. Su quei voli viaggiavano 59 tra passeggeri e personale di bordo e ne sono stati contattati e sottoposti a controlli medici soltanto venti. L’allerta riguarda soprattutto la Gran Bretagna e gli Stati Uniti.
Questo caso dimostra che l’epidemia Ebola è fuori controllo e si diffonderà in tutto il pianeta se non verranno chiuse le frontiere con Sierra Leone, Liberia e Guinea. La scarsa prevenzione è voluta? Questa è la domanda da fare. Ho notato che la psicosi Ebola è scoppiata quando si è iniziato a parlare di un vaccino. Sarà un caso? La verità è che il virus Ebola rischia di diventare il miglior business per le case farmaceutiche dopo l’influenza suina. A me preoccupa la superficialità dei politici italiani sul tema. Beatrice Lorenzin ha dichiarato: “I rischi reali di contrarre l’Ebola in Italia sono veramente ridotti ai minimi termini. E’ veramente difficile contrarlo in un Paese ad alto livello di igiene e tecnologico come il nostro”. Ma questo discorso vale pure per i clandestini che sbarcano nel nostro Paese?
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