Bankitalia: Ricchezza famiglie scesa dell’8% con crisi

La ricchezza netta è di 8.728 miliardi di euro, pari a quattro volte il debito pubblico italiano. Lo dice Bankitalia nel rapporto “La ricchezza delle famiglie italiane".

Ricchezza famiglie scesa dell’8% con crisiA fine 2013 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a 8.728 miliardi di euro, corrispondenti in media a 144 mila euro pro capite e a 356 mila euro per famiglia. Lo dice Bankitalia nel rapporto “La ricchezza delle famiglie italiane”. Si tratta di una cifra pari a circa quattro volte il debito pubblico italiano. Le attività reali(5.767 miliardi di euro) rappresentavano il 60% del totale delle attività, quelle finanziarie(3.848 miliardi di euro) il restante 40%. Le passività finanziarie, cioè i debiti, erano di 886 miliardi di euro, e rappresentavano il 9,2% delle attività complessive.

Nel 2013 il valore della ricchezza netta complessiva è diminuita di 123 miliardi di euro(-1,4%) rispetto all’anno precedente a prezzi correnti; la flessione del valore delle attività reali(-3,5%), dovuta al calo dei prezzi medi delle abitazioni(-5,1%), è stata solo in parte compensata da un aumento delle attività finanziarie(2,1%) e da una riduzione delle passività(-1,1%). In termini reali(utilizzando il deflatore dei consumi) la ricchezza netta si è ridotta dell’1,7% rispetto al 2012. Dalla fine del 2007, anno in cui essa aveva sfiorato il valore di 9.500 miliardi di euro ai prezzi del 2013, il calo supera l’8%. Secondo stime preliminari, nel primo semestre del 2014 la ricchezza netta delle famiglie italiane sarebbe ulteriormente diminuita dell’1,2% in termini nominali rispetto allo scorso dicembre. Alla fine del 2013, la ricchezza abitativa detenuta dalle famiglie italiane superava i 4.900 miliardi di euro; tale valore registrava una flessione del 4,1% rispetto all’anno precedente(-4,4% in termini reali).

Ricchezza delle famiglie italiane e sue componenti, 1995-2013

Nonostante il calo degli ultimi anni, le famiglie italiane mostrano nel confronto internazionale un’elevata ricchezza netta, pari nel 2012 a 8 volte il reddito lordo disponibile; tale rapporto è comparabile con quelli di Francia, Giappone e Regno Unito e superiore a quelli di Stati Uniti, Germania e Canada. Il rapporto fra attività reali e reddito disponibile lordo, pari a 5,4, è inferiore soltanto a quello delle famiglie francesi; relativamente basso risulta il livello di indebitamento(81% del reddito disponibile), nonostante i significativi incrementi dell’ultimo decennio. Nel 2013 il risparmio, dopo 8 anni di diminuzioni, è tornato a crescere, risultando pari a 46 miliardi di euro contro i 34 dell’anno precedente. Tra il 1996 e il 2002 il risparmio era pari in media d’anno all’1,6% della ricchezza netta; è sceso all’1,2% tra il 2003 e il 2006, allo 0,9% tra il 2007 e il 2009, allo 0,4% nel 2012 risalendo allo 0,5% nel 2013.

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