Tagli alla Sanità con la spending review di Gutgeld

Il governo Renzi è a caccia di 10 miliardi per coprire le misure della prossima legge di Stabilità ed è molto probabile che una parte dei fondi venga dalla Sanità.

Yoram GutgeldMatteo Renzi ha promesso una rivoluzione copernicana sulle tasse. Nel 2016 dovrebbe essere abolita la tassa sulla prima casa e l’IMU agricola. Il fuffatore del Partito Democratico non ha fatto nessun accenno sulle coperture, ma qualcuno ritiene che le risorse verranno trovate con altri tagli agli enti locali e alla spesa pubblica.

Yoram Gutgeld, responsabile della spending review del governo Renzi, ha rilasciato un’intervista al quotidiano “La Repubblica”. Per i poveri cittadini saranno bitter cocks, che tradotto significa volatili per diabetici o cazzi amari. La spending review prevede tagli di 10 miliardi di euro per coprire le misure della prossima legge di Stabilità, una parte dei fondi arriverà dalla Sanità. Le risorse risparmiate serviranno non a finanziare il taglio di tasse promesso da Renzi ma a disinnescare il maxi-aumento di IVA e accise da oltre 16 miliardi. Tra le misure previste il taglio delle prestazioni specialistiche non necessarie, che il ministero della Salute regolerà con decreto. I medici che prescriveranno fuori dai protocolli pagheranno di tasca loro.

Stretta anche sugli ospedali, cui si chiederà uno sforzo per equilibrare la gestione economica. Una delle misure su cui l’esecutivo punta molto è quella di un uso più intensivo delle centrali d’acquisto, uno dei cardini della spending review targata Cottarelli, insieme a una accelerazione sui costi standard per i Comuni. Le 34 stazioni appaltanti individuate da gennaio dovrebbero gestire le grandi gare di enti locali e amministrazione centrale. Nel 2014 la sola Consip, che presidia circa 40 miliardi di euro di spesa della Pubblica Amministrazione ha generato risparmi per 8 miliardi di euro. Previsti anche tagli per 2 miliardi di euro sugli sconti fiscali. Quest’ultima operazione si traduce in un aumento delle tasse per le categorie interessate. I settori più colpiti saranno trasporti e agricoltura.

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