Istat: L’economia sommersa vale 190 miliardi di euro

Il dato si riferisce al 2013 ed è pari al 12,9% del PIL. In particolare, droga, contrabbando e prostituzione contribuiscono all'1% del Prodotto interno lordo.

Una donna che offre piacereLe attività illegali(prostituzione, droga, contrabbando) e il sommerso nel 2013, ammontano a 206 miliardi di euro, pari al 12,9% del PIL. A riferirlo è l’Istat nel rapporto “Economia non osservata nei conti nazionali”.

Il solo valore aggiunto dell’economia sommersa valga 190 miliardi di euro, l’11,9% del PIL. Nel 2013, le attività illegali considerate nel sistema dei conti nazionali hanno generato un valore aggiunto pari a 15,2 miliardi di euro. Tenendo in considerazione l’indotto(1,3 miliardi di euro), il peso di queste attività sul risultato complessivo nazionale è pari all’1,1%. Il valore aggiunto generato dall’economia non osservata deriva per il 47,9% dalla componente relativa all’attività sotto-dichiarata dagli operatori economici. La restante parte è attribuibile per il 34,7% al valore aggiunto prodotto dal lavoro irregolare, per il 9,4% alle altre componenti(fitti in nero, mance e integrazione domanda-offerta) e per l’8% alle attività illegali. I lavoratori irregolari sono stati 3,487 milioni, circa il 15% del totale dei lavoratori. I settori in cui è maggiore il tasso di irregolarità sono i servizi alla persona(45%), agricoltura(17,6%), Commercio, trasporti, ristorazione, alloggio(15,6%) e costruzioni(15,4%).

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