30 anni fa il disastro di Chernobyl

Il 26 aprile 1986 la tragedia nello stabilimento ucraino. Oggi ancora non si sa con certezza il numero delle vittime delle radiazioni. Quasi pronto il nuovo sarcofago.

Il nuovo sarcofagoIl 26 aprile 1986 alle ore 1.23 la città di Chernobyl fu svegliata da un forte boato: il reattore numero 4 delle centrale nucleare esplode e bruciò per 10 giorni, disperdendo nubi radioattive su tre quarti di Europa. Nell’aria fu liberata una radioattività cento volte superiore alle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. La nube radioattiva ha contaminato un’area estesa diversi chilometri, ancora oggi quasi del tutto disabitata e definita Chernobyl Exclusion Zone.

L’Ucraina ricorda oggi(26 aprile) il peggior incidente nucleare del mondo, che ha indotto a un ripensamento globale sul combustibile atomico. Il Chernobyl Forum(che riunisce Fao, Onu, Oms, Unep, Undp e altre agenzie Onu) nel 2003 stimò 65 morti certi e 4.000 vittime di tumori “collegabili”. Iarc, agenzia Oms, nel 2006 indicò 25 mila casi di cancro in più. A distanza di 30 anni il “problema” Chernobyl non è stato risolto del tutto. Il sarcofago costruito a tempo di record nel 1986 non garantiva più la sicurezza per via di alcune crepe. Nel 2010 sono iniziati i lavori per la costruzione di un nuovo sarcofago che dovrà coprire il vecchio. L’opera è stata finanziata dalla Banca Europea con 1,5 miliardi di euro. Il nuovo sarcofago è alto 110 metri, lungo 164 e largo 257 metri. Tra l’arco superiore, che ha una campata di 270 metri, e quello inferiore di 240 metri, intercorre nel punto più alto uno spazio di 12 metri. Nel 2017 è fissata l’ultimazione dei lavori dell’opera, che servirà per bloccare la fuoriuscita di radiazione per almeno 100 anni.

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