Non vaccini tuo figlio? Niente iscrizione a scuola

Il Consiglio dei Ministri approva il decreto legge che introduce l'obbligatorietà delle vaccinazioni per l'iscrizione a scuola. I vaccini obbligatori salgono a 12. Chi ci guadagna?

12 vaccini obbligatori in ItaliaVia libera del Consiglio dei ministri al decreto legge che reintroduce l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’iscrizione a scuola. I vaccini saranno obbligatori, pena la non iscrizione a scuola, nella fascia di età da 0 a 6 anni, ossia in nidi e asili. In Italia sono obbligatorie per tutti i nuovi nati le vaccinazioni contro difterite, tetano, poliomielite, epatite B.

Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha dichiarato: “L’obiettivo del Governo è aumentare la copertura vaccinale in tutto l’arco della vita dei ragazzi. Abbiamo allargato a 12 le vaccinazioni obbligatorie per l’iscrizione a scuola”. Alle quattro vaccinazioni già obbligatorie per legge si aggiungono quelle per morbillo, parotite e rosolia(la trivalente Mpr); pertosse ed Heamophilus B(che oggi vengono somministrate insieme alle quattro obbligatorie in una esavalente). Anche i vaccini per varicella e meningococco B e C diventeranno obbligatori. L’obbligo è fino ai 16 anni, pena immediata segnalazione all’Asl. Per le scuole dell’obbligo, invece, la mancata vaccinazione porterà a una sanzione pecuniaria nei confronti dei genitori. L’Italia diventa il primo Paese in UE ad avere 12 vaccinazioni obbligatorie. Invece di fare una norma fascista, non sarebbe stato più semplice(e trasparente) introdurre un risarcimento per le persone che subiscono reazioni avverse ai vaccini?

Le vaccinazioni obbligatorie negli altri Paesi UE

Da un’indagine comparativa sull’attuazione dei programmi vaccinali nei 27 Paesi UE, condotta da Venice nel 2010 e pubblicata sulla rivista Eurosurvellance, emerge che 13 dei 29 Paesi non hanno vaccinazioni obbligatorie, mentre gli altri 14 ne hanno almeno una. I 13 Paese “free vaccinazioni obbligatorie” sono: Austria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Germania, Irlanda, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Come mai in Italia ci sono 12 vaccinazioni obbligatorie e in 13 Paesi nemmeno una? Il passato ci può essere d’aiuto. Nel 1991, l’allora ministro della Sanità Francesco De Lorenzo rese obbligatoria la vaccinazione contro l’epatite B. Dopo si è scoperto che De Lorenzo, insieme al responsabile del settore farmaceutico del ministero, Duilio Poggiolini, intascò 600 milioni di lire dall’azienda Glaxo-SmithKline, unica produttrice del vaccino Engerix B. Adesso, a distanza di 26 anni, con sentenze passate in giudicato dalla Cassazione, il vaccino in questione resta obbligatorio. Sarà sicuramente utilissimo ma qualche dubbio è anche lecito.

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