Boom di migranti in Italia nel primo semestre 2017
Esodo infinito di migranti dalla Libia verso l’Italia. Complessivamente sono 13.500 quelli salvati nelle ultime 48 ore dalle navi dei soccorritori e diretti verso i porti del Sud. La situazione è destinata a peggiorare senza un blocco navale al largo della Libia per impedire ai barconi di partire. Dal primo gennaio 2017 al 27 giugno 2017 sono stati 73.380 i migranti giunti sulle coste italiane, +14,42% rispetto al 2016. Nello stesso periodo dello scorso anno, infatti, sbarcarono 64.133 persone.
I dati sono forniti dal ministero dell’Interno. Con questo andazzo si rischia di battere il record di 181.436 migranti del 2016. Tra i porti maggiormente impegnati, al primo posto quello di Augusta con 12.288 arrivi, seguito da Catania(8.830), e Pozzallo(7.161). La Regione che accoglie più migranti è la Lombardia(13%), davanti al Lazio(9%), alla Campania(9%), al Piemonte(8%), al Veneto(8%), all’Emilia Romagna(8%), alla Toscana(7%), alla Puglia(7%) e alla Sicilia(7%). Analizzando i dati per singolo mese, si scopre che il boom c’è stato a febbraio con ben 8.969 migranti contro i 3.828 del 2016. Boom di sbarchi anche a marzo(10.853 contro 9.676), aprile(12.930 contro 9.149) e maggio(22.978 contro 19.957). A gennaio sono sbarcati in Italia 4.470 persone contro i 5.273 del 2016. In calo gli sbarchi anche a giugno(13.180 contro 22.339), ma ci sono ancora 3 giorni per chiudere il mese. Tra i migranti arrivati in Italia ci sono anche 9.323 minori non accompagnati(dato aggiornato al 22 giugno). Il dato interessante è la nazionalità dei migranti sbarcati in Italia nel 2017. Il motivo? La maggior parte provengono dalla Nigeria(11.988), Bangladesh(7.459) e Guinea(7.040). Seguono Costa d’Avorio(6.626), Gambia(4.577), Senegal(4.410), Mali(4.068), Marocco(3.734), Sudan(3.297) e Eritrea(2.680). Altri migranti(dato che comprende coloro per i quali sono ancora in corso attività di identificazione) sono circa 17.501. A parte Nigeria, Mali, Sudan e Eritrea sono tutti Paesi in cui non è in corso una guerra. Quest’ultimo dato fa capire che la maggior parte dei migranti che arrivano in Italia sono irregolari e non hanno diritto all’asilo.
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