La Cassazione conferma la condanna a Sallusti

La Cassazione ha confermato la condanna a 14 mesi di reclusione per diffamazione aggravata nei confronti del direttore del Giornale Alessandro Sallusti. Il ricorso del giornalista è stato rigettato.

Alessandro SallustiI giudici della quinta sezione penale della Cassazione hanno confermato la condanna a 14 mesi per Alessandro Sallusti. Il ricorso del giornalista è stato rigettato. Il direttore de “Il Giornale" è stato accusato di diffamazione aggravata.

Questa mattina(26 settembre) il procuratore generale aveva chiesto uno sconto di pena. La V Sezione Penale ha inoltre condannato Sallusti alla rifusione delle spese processuali, a risarcire la parte civile e a pagare 4.500 euro di spese per il giudizio innanzi alla Suprema Corte. Ci sarà invece un nuovo processo per il cronista Andrea Monticone imputato insieme a Sallusti. A questo punto una domanda sorge spontanea: la libertà di stampa e di opinione è in pericolo?

Franco Siddi, segretario della Federazione nazionale della stampa(Fnsi), ha dichiarato “E’ una norma illiberale nell’ordinamento di paese dalla costituzione democratica che sconfigge e mortifica la libertà di espressione, e priva un uomo della libertà personale. I giornalisti sapranno dare una risposta unitaria e straordinaria, oggi dobbiamo sentirci tutti condannati come Sallusti”. La giunta del Fnsi ha convocato una riunione straordinaria. Per il presidente dell’Ordine dei giornalisti, Enzo Iacopino, “le conseguenze della decisione della Cassazione rappresentano un’evidente intimidazione a tutti i giornalisti”.

Aggiornamento 19.15:
Ad Alessandro Sallusti verrà “automaticamente” sospesa l’esecuzione della pena detentiva dalla procura della Repubblica di Milano. Il giornalista, infatti, non risulta avere cumuli di pena né recidive. Lo ha spiegato il procuratore Bruti Liberati.

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