Cgia: In dieci anni debiti aumentati del 139,6%

Dall’avvento dell’euro a oggi l’indebitamento medio delle famiglie italiane è cresciuto di quasi il 140%. Lo rileva uno studio della Cgia di Mestre.

L'indebitamento delle famiglie italiane dal 2002 ad oggiDall’avvento dell’euro a oggi l’indebitamento medio delle famiglie italiane è cresciuto di quasi il 140%. Lo rileva uno studio della Cgia di Mestre secondo il quale ciascuna famiglia italiana è oggi mediamente esposta con il sistema bancario per quasi 20 mila euro.

La variazione percentuale è stata del +139,6%, mentre l’incremento in termini assoluti è stato pari a +11.604 euro. La Cgia sottolinea che tra il 2002 e il 2012 l'inflazione è aumentata del 25,4%. Al 31 ottobre 2012,  le famiglie  più in “rosso” sono risultate essere quelle residenti nella provincia di Roma, con un debito bancario medio pari a 29.353 euro(+155,4% rispetto a 10 anni prima). Al secondo posto di questa particolare graduatoria troviamo i nuclei familiari ubicati in provincia di Milano, con 28.472 euro(+161,2% rispetto al 2002), mentre nell’ultimo gradino del podio si piazzano le famiglie di Lodi, con 28.351 euro(+174,6%). In coda alla classifica troviamo le famiglie della provincia di Enna, con un “rosso” di 8.586 euro.

Giuseppe Bortolussi, segretario della CGIA, ha dichiarato “L’introduzione della moneta unica ha sicuramente contribuito a far impennare i debiti, non tanto per aver spinto all’insù il costo della vita, ma per aver contribuito a  far scendere i  tassi di interesse praticati dalle banche nella prima parte del decennio scorso a livelli mai toccati nella storia recente del nostro Paese. Infatti, se tra il 1991 ed il 2001 i tassi medi applicati dagli istituti di credito al settore privato si attestavano all’11,2%, tra il 2002 ed il 2012 sono scesi al 5,5%. Questa opportunità ha spinto moltissime famiglie ad indebitarsi attraverso l’accensione di un mutuo per l’acquisto della prima o della seconda casa, almeno fino all’inizio della crisi”.

Per ulteriori info: Cgia di Mestre

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