Istat: In dieci anni raddoppia il numero di separati e divorziati

Il numero di separati legalmente e divorziati è quasi raddoppiato, passando da 1.530.543 a 2.658.943. Le famiglie che possiedono la casa in cui vivono sono il 72,1%.

Cuore spezzatoIl 23 dicembre 2013, l’Istat ha diffuso nuovi dati definitivi del 15° Censimento generale della popolazione e delle abitazioni. L’abitazione di proprietà è una realtà consolidata nel nostro Paese. Le famiglie che possiedono la casa in cui vivono sono il 72,1%(17.666.209), quelle in affitto il 18% mentre il restante 9,9% usufruisce dell’abitazione dove risiede a titolo gratuito o a titolo di prestazione di servizio.

Nel periodo intercensuario il numero di separati legalmente e divorziati è quasi raddoppiato, passando da 1.530.543 a 2.658.943. Un separato/divorziato su due ha un’età compresa tra i 35 e i 54 anni. Al 9 ottobre 2011 i vedovi sono 4.632.226, in lieve aumento rispetto alla data di riferimento del censimento 2001. Sei vedovi su dieci sono ultrasettantacinquenni, quanto al sesso si tratta di donne nell’82,4% dei casi. Lo squilibrio di genere è invece a favore degli uomini se si considerano i celibi/nubili, sono 12.939.651 uomini e 11.555.325 donne e tre su quattro non hanno ancora compiuto 35 anni.

Vive in famiglia la quasi totalità della popolazione residente in Italia al 9 ottobre 2011(99,5%), mentre appena lo 0,5% risulta vivere in convivenza(istituti assistenziali, ospizi, istituti di cura, eccetera). Seguendo un trend che va avanti da decenni, il numero di famiglie è aumentato fra il 2001 e il 2011, da 21.810.676 a 24.611.766 unità(+12,8%) e rispetto al 1971 la crescita è del 54%. Le famiglie tendono a essere sempre più piccole, lo si vede dal numero medio dei componenti; nel 1971 una famiglia era mediamente composta da 3,3 persone, nel 2011 da 2,4. Nel 2011 il numero medio di componenti per famiglia è superiore al dato nazionale soltanto nell’Italia Meridionale(2,7) e in quella Insulare(2,5), mentre il Nord-ovest, il Nord-est e il Centro si attestano su valori al di sotto della media del Paese.

Per ulteriori info: Istat

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