L’Italia non è un paese per la tecnologia

A "Porta a Porta" Beppe Grillo nomina le stampanti 3D e il popolo di Twitter si scatena con battute idiote. Siamo un popolo di prolet?

Beppe Grillo e Bruno VespaIl 19 maggio 2014 Beppe Grillo è tornato in Rai dopo vent’anni. Il comico genovese è stato ospite di Bruno Vespa nel programma “Porta a Porta”. Nell’ora di trasmissione segnata dall’intervento del leader del Movimento 5 Stelle, il programma di Rai 1 è stato seguito da 4.276.000 telespettatori, pari a uno share del 26.88%.

Ha fatto bene? No. Ma questa è solo una mia opinione. Grillo ha cercato di convincere l’elettorato moderato di “Porta a Porta” parlando di problemi reali e di futuro. La cosa si è rilevata un boomerang. Non puoi parlare di stampanti 3D ad un pubblico che crede ancora che il lavoro si crea con eventi mediatici(tipo Expo 2015) o con i megastore gastronomici. Su Twitter, la gente si è scatenata quando Grillo ha parlato delle turbine degli aerei costruite con le stampanti 3D. Non è una balla. Come non lo è nemmeno la costruzione di moduli abitativi o di protesi per il cranio. In Gran Bretagna hanno realizzato una stampante 3D con le ali, che sfrutta la tecnologia dei droni.

Chiariamo subito che non basta andare con un oggetto o con una foto per averne uno identico, ma c’è bisogno di un’immagine in 3D, realizzata con un software particolare che al momento non è a disposizione di tutti. Per questo motivo consiglio ai giovani di scegliere la Facoltà di Ingegneria. La tecnologia 3D rappresenta il futuro, solo gli stolti ancora non l’hanno capito. Ho indicato una “via” per un lavoro sicuro e ben retribuito, mentre altri(vedi Matteo Renzi) propongono flessibilità con stipendi da fame o volontariato senza retribuzione. Voi cosa scegliete? Lasciate perdere la professione di giornalista perché tra qualche anno sarà un evento trovarne uno non precario e non sfruttato. L’Italia non è una paese per la tecnologia ed è popolata da prolet.

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