Legambiente: A rischio il 60% scuole

Il 32,5% degli edifici scolastici necessita di interventi di manutenzione urgente. Lo rivela il XV rapporto "Ecosistema Scuola" di Legambiente.

Ecosistema scuolaRipartire da quelle opere davvero utili per sbloccare l’Italia e darle un nuovo futuro. Tra queste opere ci sono anche gli edifici scolastici italiani, molti dei quali, più di 41 mila, hanno bisogno di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza. E’ quello che scrive Legambiente nel XV rapporto “Ecosistema Scuola”.

Il 58% delle scuole(6.648 edifici) è stato costruito prima dell’entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 32,5% necessita di interventi urgenti di manutenzione. Il 9,8% degli edifici si trova in aree rischio idrogeologico, il 41,2% in aree a rischio sismico e l’8,4% a rischio vulcanico. Calano al 30,9% gli edifici dotati dei certificati essenziali come quello della prevenzione incendi, mentre solo 22,2% sono le scuole dove è stata effettuata la verifica di vulnerabilità sismica. A guidare la graduatoria della qualità dell’edilizia scolastica anche quest’anno sono sempre le città del nord con Trento in prima posizione seguita da Pordenone e Forlì. Al quarto posto c’è Prato. Nella top ten da segnalare l’ingresso di Bergamo e Bolzano. Il Sud rimane ancora indietro e compare solo a metà classifica con Lecce(21°).

Ad aprire la graduatoria delle grandi città c’è Firenze(17º), seguita da Torino(23º), Milano(36º) e Napoli(39º), ancora una volta prima tra le grandi città del sud. Roma è al 66esimo posto. A guidare la graduatoria regionale sulla qualità dei servizi e dell’edilizia scolastica è l’Emilia Romagna, con tre città tra le prime dieci. Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente, ha dichiarato: “La messa in sicurezza e la riqualificazione energetica degli edifici scolastici devono essere uno degli obiettivi prioritari di questo Paese e un’occasione dalla quale partire per creare un altro sviluppo, per contribuire alla rigenerazione urbana, ma soprattutto per far uscire l’edilizia scolastica italiana dall’attuale stato di emergenza in cui si trova. Abbiamo bisogno di scuole più sicure ed energeticamente efficienti”.

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