Festa delle donne 2015. Perché si regala la mimosa?

Molte donne festeggiano la Giornata Internazionale della Donna senza saperne il significato. Perché si regala la mimosa? Su Twitter spopola l'hashtag #BriefMessage.

Festa delle donne 2015L’8 marzo ricorre la Festa della Donna per ricordare sia le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne, sia le discriminazioni e le violenze cui esse sono ancora fatte oggetto in molte parti del mondo. La Giornata Internazionale della Donna è stata istituita ufficialmente negli Stati Uniti il 28 febbraio del 1909. A istituirla fu il Partito Socialista americano, che in quella data organizzò una grande manifestazione in favore del diritto delle donne al voto.

La data dell’8 marzo entrò per la prima volta nella storia della Festa della Donna nel 1917, quando in quel giorno le donne di San Pietroburgo scesero in piazza per chiedere la fine della guerra, dando così vita alla “rivoluzione russa di febbraio”. In Italia la Festa della Donna iniziò a essere celebrata nel 1922. Il fiore dell’8 marzo è la mimosa. Perché si regala questo fiore? L’8 marzo del 1908, 129 operaie di un’industria di New York rimasero uccise in un incendio, mentre protestavano per le condizioni di lavoro indegne a cui erano sottoposte e, secondo alcuni, nei pressi della fabbrica bruciata nel 1908 cresceva proprio un albero di mimosa. Ma ci sono anche motivazioni ben più pragmatiche: nel 1946, è stata l’Unione Donne Italiane a scegliere la mimosa, un fiore poco costoso. Ed una delle poche piante ad essere fiorita all’inizio di marzo.

L’edizione 2015 verrà ricordata per la campagna web #BriefMessage, nata col fine di sensibilizzare l’opinione pubblica sul delicato tema della violenza sulle donne. L’idea è dell’artista e attivista italiano  AleXsandro Palombo, che ha chiesto alle donne di scrivere sui loro slip un messaggio riguardante il tema e di pubblicare una foto su Twitter. L’8 marzo è anche un’occasione per parlare dell’occupazione femminile. Il tasso è ancora fermo al 46%, contro una media UE del 58,6%. Così la Confesercenti Impresa Donna, commentando i dati Istat. Al Nord e al Centro lavora il 61% delle donne mentre al Sud il 37,4%. La percentuale va giù in presenza di uno o più figli. In pratica, 5 mamme su 10 hanno un’occupazione. Svantaggiate sono le lavoratrici indipendenti: in Italia ha un impiego solo il 15,7%. Malgrado lo svantaggio, l’occupazione rosa regge grazie alle lavoratrici straniere e over 50.

Ma non è oro tutto quello che luccica. Molte donne danno il peggio di sé proprio l’8 marzo. Alcune di loro non sanno nemmeno cosa rappresenti la Giornata internazionale della donna. Per loro, la Festa della Donna è solo un pretesto per essere come gli uomini(quelli peggiori) per un giorno. La sera dell’8 marzo di ogni anno le città si riempiono di vrenzole¹, vestite e truccate in modo assurdo, che vanno in cerca di night club o ristoranti. Lo spettacolo offerto da queste tipe è più divertente del migliore film comico. Una volta finito lo show, capisci che questo tipo di donne sono un insulto al genere femminile. La parità di genere si conquista anche accrescendo la propria cultura.

¹ Una donna poco fine

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