Festa de l’Unità: Polizia carica contestatori per difendere Renzi

Tensione e tafferugli a Bologna tra manifestanti e forze dell’ordine all'arrivo di Matteo Renzi. Il premier gelataio è il nuovo Benito Mussolini? Guarda il video.

Carica poliziaLa Festa de l’Unità è la denominazione che assumono i festival organizzati periodicamente in numerosi comuni d’Italia dal Partito Comunista Italiano, dai Democratici di Sinistra e dal Partito Democratico. Questo è quello che c’è scritto sulla pagina di Wikipedia. La verità è che oggi la Festa de l’Unità non ha più nulla a che fare con la sinistra.

Ieri(3 maggio) a Bologna è intervenuto il premier Matteo Renzi. Il segretario del Partito Democratico è solo un vecchio democristiano agli ordini di Bruxelles, non rappresenta il vero elettorato di sinistra. Un gruppo di contestatori ha urlato contro il premier gelataio, qualche diverbio c’è stato anche tra i manifestanti e i militanti PD che sostenevano il governo. Alla fine è arrivata la solita carica della polizia(video) contro i manifestanti. Una ragazza è stata portata via in barella. A Milano, le forze dell’ordine non hanno fatto nulla per fermare le violenze dei Black Matteo RenziBloc, invece alla Festa de l’Unità sono intervenuti prontamente per difendere il bimbominkia Renzi(foto). Come mai?

Più passa il tempo e più mi convinco che i Black Bloc servono per far fallire le manifestazioni. Non a caso da tre giorni i media parlano delle loro “performance” e non dei motivi della protesta dei No Expo2015. Distrazione di massa, ecco a cosa serve l’accoppiata Black Bloc e media. Una domanda sorge spontanea: chi li manda? La mia ipotesi è che i Black Bloc siano sovvenzionati da servizi segreti o altre “entità” governative. Avete fatto caso che nessuno parla degli scontri di Bologna? Ma torniamo allo nostro mitico premier gelataio. Renzi ha dichiarato: “Io non schiaccio la testa a nessuno, ma non mollo. Non ci faremo intimidire da tre fischi di chi si oppone. Il nostro compito è cambiare l’Italia”. Parla proprio come Benito Mussolini, peccato che sia la versione stupida.

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