Grecia dice no all’austerity della Troika

I primi dati ufficiali sull'esito del referendum in Grecia confermano la vittoria del "No". Atene può salvare l'Unione Europea.

In Grecia vince il NoIn Grecia si delinea una netta vittoria dei “no” al referendum sulla proposta di salvataggio dei creditori europei. Al termine dello scrutinio, il “No” è al 61,31%. Il “Sì” al  38,69%. Sono i dati ufficiali del ministero dell’Interno. Il quorum per rendere valido il referendum è stato ampiamente raggiunto. Il 65% degli aventi diritto si è recato alle urne per esprimere “Sì” o “no” al quesito. I seggi sono stati aperti dodici ore, dalle 7 alle 19 ora locale.

La vittoria dei no era apparsa marcata già dai primi exit poll, che indicavano un 52% contro un 48% dei Sì. Anche per il “Financial Times” riferiva il “no” in vantaggio. Il trionfo dei “No” è una vittoria di Alexis Tsipras, l’unico in grado di non inginocchiarsi allo strapotere di Angela Merkel. Una delegazione ai massimi livelli del governo greco ha fatto le valige ed è pronta a tornare a Bruxelles per rilanciare i negoziati con i creditori internazionali. La moneta unica è a rischio? Per il momento no. Dipenderà tutto dagli strozzini della Troika(BCE, FMI, UE). Il popolo greco ha fatto capire chiaramente che non è più disposto a fare ulteriori sacrifici in nome dell’austerity. Il portavoce del governo Gabriel Sakellaridis ha dichiarato: “Ciò che conta ora è accelerare perché i greci chiedono che torni la liquidità e che riaprano le banche. Il governo greco non sta valutando se emettere una nuova moneta”. La Banca di Grecia chiederà che la BCE aumenti il tetto Ela sulla liquidità di emergenza per le banche greche. Questo passaggio sarà molto importante. L’euro e la stessa UE sono destinate a morire se la Banca Centrale Europea si tirerà indietro. L’Unione Europea deve essere dei popoli, non della finanza internazionale.

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