Come si vota al Referendum Costituzionale?
A mezzanotte scatta il silenzio elettorale in vista del voto per il Referendum Costituzionale. Alle urne, domenica 4 dicembre, 46.714.950 elettori, di cui 22.465.280 maschi e 24.249.670 donne. Il corpo elettorale è ripartito nei 7.998 Comuni e nelle 61.551 sezioni elettorali del territorio nazionale. Si vota dalle 7 alle 23.
A questi vanno aggiunti i 3.995.042 elettori aventi diritto al voto per corrispondenza all’estero, di cui 2.077.455 maschi e 1.917.587 femmine. Lo scrutinio ha inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti. Contemporaneamente, si svolgerà anche lo scrutinio delle schede votate per posta all’estero. Poco dopo le 23 arriveranno anche gli exit-poll. Cosa occorre per votare? L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del Comune di residenza. Nelle Regioni a statuto ordinario e in Sardegna le modalità di espressione del voto cambiano in funzione della popolazione e dei Comuni. Come si vota? La scheda elettorale ha creato più di una polemica per il testo che, all’apparenza, è stato scritto in maniera “meno burocratica” rispetto al passato ed è in parte ingannevole. Al termine del quesito gli elettori troveranno due caselle. Se si è favorevoli alla riforma Boschi basta barrare con una “X” la casella del Sì, altrimenti quella del No. Non c’è quorum e vince la scelta indicata dalla maggioranza di chi va a votare. Di seguito un esempio di voto corretto.
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