La questione campi Rom in Italia

Il ministro Matteo Salvini vuole un censimento dei Rom. E' bastato per scatenare l'indignazione dei tanti perbenisti ipocriti presenti in Italia. La verità è che i campi Rom sono una delle questioni irrisolte in Italia.

“Al ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione Rom in Italia, perché dopo Roberto Maroni non si è fatto più nulla, ed è il caos”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Dalla bocca del leghista è uscita anche la parola “censimento”. E’ bastato questo per scatenare l’indignazione dei tanti perbenisti ipocriti presenti nel nostro Paese. Qualche “mente geniale” ha menzionato pure i campi di concentramento in epoca nazista.

La verità è che i campi Rom sono una delle questioni irrisolte in Italia, in molti casi rappresentano delle vere e proprie zone franche dell’illegalità. Vi confesso che non mi frega nulla di ciò che ha detto il leghista Salvini, ma ritengo che le istituzioni debbano mettere in agenda una soluzione al problema per tutelare i cittadini che abitano nelle vicinanze. Ormai sono anni che questo blog denuncia gli affari loschi che girano intorno ai campi Rom. Ogni volta che passiamo vicino ad un campo Rom notiamo sempre dei cumuli di rifiuti. Come mai? Tutti sanno il motivo, ma nessuno interviene per fermare il business degli ecocriminali. I campi Rom sono una zona franca dove tutto è lecito. Nelle città dei roghi tossici la criminalità organizzata usa i campi come discarica per rifiuti di tutti i generi, lasciando lo smaltimento ai fuochi dei Rom per un pugno di euro. In Italia vivono 180 mila Rom, che sono lo 0,25% della popolazione. La metà sono cittadini italiani. Soltanto un Rom su cinque vive nei campi, vale a dire circa 40 mila persone. Di queste, l’80% dei maschi è pregiudicato. Da questi dati si intuisce in modo chiaro che i campi Rom sono un’emergenza evidente. Non a caso, queste strutture sono allestite solo in periferia. I campi Rom sono uno schiaffo alla civiltà, solo chi ha interessi economici può difendere quelle discariche a cielo aperto.