La tangente UE

L’UE non stampa soldi, ma si tiene in piedi grazie alle tasse pagate dai cittadini europei. Una sorte di tangente legalizzata che serve per mantenere il carrozzone burocratico con sede a Bruxelles. L'UE costa all'Italia in media 4 miliardi all'anno. Lo stop ai contributi non è un'idea da scartare.

La tangente UEIl caso della nave della Guardia Costiera Diciotti ferma con i migranti a bordo nel porto di Catania da 5 giorni sta accentuando lo scontro tra Italia e l’Unione Europea. Come avevo scritto su questo blog, l’accordo trovato lo scorso giugno non avrebbe cambiato nulla per il nostro Paese. I fatti di questi ultimi giorni mi hanno dato ragione: nessuno paese UE vuole i migranti che sbarcano in Italia.

Negli ultimi 2 anni l’Italia ha buttato 9,3 miliardi di euro per fare finta accoglienza, che non è a costo zero come sostengono Roberto Saviano e altri pseudo intellettuali. L’Unione Europea ha concesso all’Italia di scorporare dal bilancio annuale i soldi spesi per i migranti, in questo modo non pesano sul rapporto deficit-PIL. Il problema è che i soldi spesi per l’accoglienza finiscono sul debito pubblico(a giugno 2018 era di 2.323,3 miliardi di euro). L’UE non stampa soldi, ma si tiene in piedi grazie alle tasse pagate dai cittadini europei. Una sorte di tangente legalizzata che serve per mantenere il carrozzone burocratico con sede a Bruxelles. Le risorse economiche dell’UE sono anche soldi degli italiani, visto che il nostro Paese è il sesto contributore netto a garantire l’azione dell’Unione Europea. L’Italia, tra il 2000 e il 2016, ha versato all’UE 203,6 miliardi di euro, ricevendone “solo” 162: il saldo negativo registrato è di 68,3 miliardi. Questo significa che negli ultimi 17 anni restare in UE ci è costato in media 4 miliardi di euro ogni anno.

Stop contributi all’UE

“Lo dico da capo politico di M5S, visto che la UE non rispetta i patti e non adempie ai suoi doveri, noi come forza politica non siamo più disposti a dargli i 20 miliardi all’anno che pretendono”. Lo ha dichiarato il ministro Luigi Di Maio. La cifra è sbagliata ma il concetto non fa una piega. Nel 2016 l’Italia ha contribuito al bilancio UE per 13,94 miliardi di euro ed ha ricevuto 11,59 miliardi di fondi UE. Il nostro Paese è stato un contributore netto per 2,35 miliardi. L’UE ha deciso di voltare le spalle all’Italia per l’ennesima volta sulla questione migranti, confermando che se ne frega dei principi di solidarietà e responsabilità. Oggi è arrivata la risposta del commissario europeo al bilancio, Gunther Oettinger, sugli stop ai contributi UE: “Se l’Italia si rifiutasse di pagare i suoi contribuiti all’Eubudget, sarebbe la prima volta nella storia dell’UE. Questo comporterebbe interessi per ritardi nei pagamenti e una violazione delle obbligazioni dei trattati che condurrebbe a possibili ulteriori pesanti sanzioni”. L’UE è una camorra legalizzata che si tiene in piedi con una tangente. Vale la pena tenere in piedi questo progetto fallimentare che fomenta il razzismo?

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