Accordo sui migranti non cambia nulla per Italia

L'Italia ha trovato l'accordo sui migranti in UE. Il governo Lega-Movimento 5 Stelle ha festeggiato l'intesa, ma per il nostro Paese non cambia nulla. L'accordo sarà fallimentare come il piano ricollocamenti del 2015.

Il premier Conte con il finto accordo sui migrantiLa gestione dei migranti è un problema serio che non può essere affrontato con il perbenismo degli intellettuali italiani. Il governo Lega-Movimento 5 Stelle ha festeggiato l’accordo sui migranti trovato in UE, ma per l’Italia non cambia nulla. Il documento riconosce una gestione “globale” del fenomeno migratorio, ma propone anche la nascita di centri di prima accoglienza la cui costruzione sia esclusivamente su base volontaria negli Stati membri. Una presa in giro in pratica.

I migranti che sbarcheranno in Italia resteranno un “problema” del nostro Paese. Il presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato: “Il concetto di Paesi di primo arrivo non è cancellabile. I centri di controllo per i migranti dovranno essere nei Paesi di primo sbarco, e la Francia non lo è”. Cosa significa? Che rimane in piedi il punto cardine del Regolamento di Dublino: ogni domanda di asilo deve essere esaminata da un solo Stato membro e la competenza per l’esame di una domanda di protezione internazionale ricade in primis sullo Stato che ha svolto il maggior ruolo in relazione all’ingresso e al soggiorno del richiedente nel territorio degli Stati membri. In pratica un rifugiato deve rimanere nel primo Paese di arrivo.

L’accordo trovato oggi è simile al piano ricollocamenti del 2015. L’obiettivo era trasferire 39.600 persone che necessitano di protezione internazionale dall’Italia entro il 2017. Siamo nel 2018 e sono stati ricollocati solo 12.722 migranti(dato aggiornato al 25 giugno). Il trattato di Dublino andrebbe rivisto, passando ad una concezione “europea” delle frontiere, e non più nazionale. Questa cosa a Bruxelles non viene capita anche per l’inutilità dei politici italiani(passati e presenti). Ci vuole un’azione drastica per far cambiare idea ai burocrati dell’Unione Europea. Quale? Togliere le navi italiane dal Mediterraneo. I migranti salvati dalle Organizzazioni Non Governative(ONG) nella acque libiche sono un problema dell’UE, non dell’Italia. Gli intellettuali italiani vogliono aprire i porti, ma invece vanno aperte le case dei ricchi per accogliere i migranti che dormono in strada.

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