Istat: Contratti lavoro scaduti per 52,4%

La quota dei dipendenti con contratto collettivo nazionali di lavoro scaduto torna a superare il 50% del totale come non accadeva dal 2016. L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 12,7 mesi. Lo comunica l'Istat.

Contratto di lavoroAlla fine di marzo 2019 risultano in vigore 32 contratti collettivi nazionali di lavoro che regolano il trattamento economico di circa 5,9 milioni di dipendenti che rappresentano il 47,2% del monte retributivo complessivo. Nel primo trimestre 2019 sono scaduti 27 contratti collettivi nazionali(15 della Pubblica Amministrazione), sommandosi ai 14 ancora in attesa di rinnovo. La quota dei dipendenti con il contratto scaduto è al 52,4%. La quota torna a sorpassare il 50% come non accadeva dal 2016. Lo comunica l’Istat nel rapporto “Contratti collettivi e retribuzioni contrattuali”.

Sono circa 6,5 milioni di dipendenti che aspettano il rinnovo del contratto. Nel periodo gennaio-marzo 2019 tra i contratti monitorati sono stati recepiti due accordi(editoria e giornali e Fiat). L’attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 12,7 mesi. L’attesa media calcolata sul totale dei dipendenti è di 6,6 mesi, in forte diminuzione rispetto a 25,0 mesi di un anno prima. Nel primo trimestre 2019 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,6% rispetto allo stesso periodo del 2018. A marzo 2019 l’indice delle retribuzioni contrattuali orarie è invariato rispetto al mese precedente e aumenta dell’1,4% nei confronti di marzo 2018. Con riferimento ai principali macrosettori, a marzo le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dello 0,8% per i dipendenti del settore privato(+1,1% nell’industria e +0,4% nei servizi privati) e del 3,4% per quelli della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: attività dei vigili del fuoco(+10,3%); scuola e regioni e autonomie locali(entrambi +3,7%). Si registrano variazioni nulle nel comparto delle funzioni centrali, nelle farmacie private e nel commercio.

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