Erika Marcato. L’ex coniglietta a processo

Erika Marcato è una bella donna conosciuta per essere stata una coniglietta di Playboy. Nel 2016 avrebbe raggirato otto anziani a Pesaro. Il 10 ottobre 2019 è iniziato il processo.

Erika MarcatoL’ex coniglietta a processo. Sembra il titolo di un film, invece è la triste storia di Erika Marcato. La donna deve affrontare un processo a Pesaro. Chi è questa bella bionda? Erika Marcato è un ex coniglietta di Playboy, nota anche per essere stata nel giro delle Olgettine che ruotavano attorno alla villa di Arcore di Silvio Berlusconi. La trentaduenne padovana è finita in una brutta vicenda insieme ad altri tre persone. L’ex coniglietta si sarebbe resa complice di un raggiro su cui ha indagato la Procura della Repubblica di Pesaro. Il quartetto, attraverso un sistema di visite porta a porta, obbligava alcuni anziani a comprare a prezzi esorbitanti pentole ed elettrodomestici per la cucina. In che modo?

Erika Marcato si presentava nelle abitazioni delle vittime e, facendosi chiamare Valentina, si rivolgeva per lo più a coppie di una certa età o a donne sole. L’ex coniglietta chiedeva di poter mostrare dei cataloghi con prodotti quali elettrodomestici, casalinghi, materassi. La bellissima 32enne convinceva gli anziani a firmare un foglio, che in realtà era un contratto d’acquisto, dicendo che era solo un modo per attestare il suo passaggio in quella casa. Con quella firma, i malcapitati si erano impegnati a comprare prodotti per almeno 2.800 euro, e in alcuni casi, anche fino a 13.664 euro. L’indagine è scattata quando uno degli indagati si è presentato da una 72enne marchigiana minacciandola di farle causa se non avesse iniziato a pagare. I fatti risalgono al 2016. In totale sono otto gli anziani truffati a Pesaro. Lo scorso luglio, Erika Marcato è stata rinviata a giudizio assieme ad altri tre con l’accusa di estorsione e tentata estorsione ai danni di anziani. Il 10 ottobre 2019 si è aperto il processo, ancora in fase di smistamento. Gli imputati non c’erano, ma il pubblico ministero ha chiesto l’esame per tutti loro, oltre all’agente della squadra mobile che ha portato avanti l’indagine. L’udienza è stata rinviata al 20 febbraio 2020. Che brutta fine per questa bella donna.

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