Torna l’ora legale. Risparmio di circa 100 milioni

Nella notte tra sabato e domenica 29 marzo 2020 gli italiani dovranno spostare di un’ora in avanti le lancette di tutti gli orologi. Risparmio energetico di circa 100 milioni di euro. Il beneficio nel 2020 potrà tuttavia essere influenzato dell'emergenza Covid-19.

Torna l'ora legaleNella notte tra il 28 e il 29 marzo 2020 finirà l’ora solare ed entrerà in vigore l’ora legale. Alle 2 del 29 marzo le lancette dell’orologio andranno sposate avanti di un’ora, cioè alle 3. Gli italiani perderanno l’ora di sonno guadagnata  il 27 ottobre 2019, ma avremo un’ora in più di luce. L’ora solare verrà ripristinata nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2020. Il cambio toglierà sonno causando rischi alla salute con conseguenze comportamentali. Lo dicono i ricercatori del “Journal of Applied Psychology”. Tra le preoccupazioni più comuni: la possibilità di incremento degli incidenti stradali, l’aumento di infortuni sul lavoro, il cyber-ozio, ovvero una overdose di navigazione su internet nelle ore di lavoro, oltre a cefalee.

L’ora legale venne introdotta per la prima volta nel 1916 in Gran Bretagna e molti Paesi seguirono l’esempio negli anni successivi. Tra i Paesi industrializzati, solo il Giappone segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre l’ora solare. La rete di trasmissione dell’energia Terna fa sapere che nel periodo dell’ora legale si prevede un risparmio complessivo dei consumi di energia elettrica di 505 milioni di kilowattora. Si tratta di una quantità di energia corrispondente al fabbisogno annuo medio di circa 190 mila famiglie. La stima del risparmio economico per il sistema relativo al minor consumo elettrico nel periodo di ora legale per il 2020 è pari a circa 100 milioni di euro. Il beneficio nel 2020 potrà tuttavia essere influenzato dalla riduzione dei consumi registrata in questo periodo di chiusura delle attività per effetto dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Dal punto di vista ambientale, Terna stima minori emissioni di anidride carbonica in atmosfera pari a 250 mila tonnellate. Dal 2004 al 2019 l’Italia ha risparmiato complessivamente circa 9,6 miliardi di kilowattora, corrispondenti a circa 1 miliardo e 650 milioni di euro di minor costo. Nel periodo primavera-estate i mesi che segnano il maggior risparmio energetico sono aprile e ottobre.

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