Più pensionati che dipendenti nella Pubblica Amministrazione nel 2021

Entro il 2021 la Pubblica Amministrazione potrebbe avere più pensionati che dipendenti. Quota 100 spinge le pensioni anticipate, pochi grandi concorsi nel 2019 e procedure ancora lente. L’età media del personale della PA è di 50,7 anni.

Più pensionati che dipendenti nella Pubblica Amministrazione Entro il 2021 la Pubblica Amministrazione potrebbe avere più pensionati che dipendenti, considerato che un equilibrio fra ingressi e uscite, nonostante lo sblocco del turnover, non è stato raggiunto. E’ quanto evidenzia la ricerca sul lavoro pubblico presentata oggi(6 luglio) in apertura di “Forum P.A. 2020 - Resilienza digitale”. A fronte di 3,2 milioni di impiegati pubblici italiani i pensionati pubblici sono già 3 milioni. In termine assoluti sono il 59%, il 6% in meno rispetto ai britannici e l’11% in meno rispetto ai tedeschi.

Un numero in crescita costante e destinato a salire perché i “pensionabili” oggi sono 738 mila: 540 mila dipendenti hanno già compiuto 62 anni di età(il 16,9% del totale), mentre 198 mila hanno maturato 38 anni di anzianità. La pensione anticipata è stata parzialmente accelerata da Quota 100, nel 2019 sono uscite anticipatamente dalla Pubblica Amministrazione 90 mila persone. Dal 2018 a oggi sono andati in pensione 300 mila dipendenti pubblici a fronte di circa 112 mila nuove assunzioni e 1.700 stabilizzazioni di precari. C’è lo sblocco del turnover, ma le procedure sono lente e la media dei tempi tra emersione del bisogno e effettiva assunzione dei vincitori dei concorsi è di oltre 4 anni. Da settembre del 2019 ad oggi sono state messe a concorso meno di 22 mila posizioni lavorative: di questo passo ci vorrebbero oltre 10 anni a recuperare i posti persi. L’età media del personale della Pubblica Amministrazione è di 50,7 anni, con il 16,9% di dipendenti over 60 e appena il 2,9% under 30. Solo 4 dipendenti su 10 della PA hanno la laurea, ma gli investimenti in formazione si sono quasi dimezzati in 10 anni, passando dai 262 milioni di euro del 2008 ai 154 milioni del 2018. Sono 48 euro per dipendente, che consentono di offrire in media un solo giorno di formazione l’anno a persona.

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