Il ministro Mara Carfagna querela Repubblica

imagePer la serie “facciamo fallire i quotidiani ostili”, Mara Carfagna ha deciso di seguire le orme del suo padre spirituale(Silvio Berlusconi) querelando il giornale “La Repubblica”. Il ministro delle Pari Opportunità chiede un risarcimento di 900 mila euro per due articoli considerati diffamatori apparsi sul quotidiano il 9 luglio del 2008 e il 6 agosto 2009. Nell’articolo del 9 luglio 2008, dedicato al “No Cav Day”, vengono riportate alcune “battute” della comica Sabina Guzzanti su come la Carfagna sia diventata ministro. Le frasi sono “osteria delle ministre... se a letto sei un portento figuriamoci in Parlamento. Non può diventare ministro una che gli ha succhiato l'uccello”.

Il giornale di Giuliano Ferrara(“Il Foglio”) riportò le stesse “battute” della Guzzanti, ma non ha ricevuto nessuna querela. Invece, nell’articolo del 6 agosto 2009 viene riportato un articolo di un giornale estero che richiama una presunta registrazione in cui ci sarebbe una conversazione telefonica tra Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini. L’oggetto della conversazione “ipotetica” sarebbe Silvio Berlusconi. L’avvocato della Carfagna, Federica Mondani, sottopone al tribunale anche un presunto “danno” arrecato al ministro. Secondo l’avvocato, la “povera” Carfagna, oltre a perdere credibilità verso gli elettori, a causa della lettura di quelli articoli registrava anche sofferenze fisiche che portavano la stessa a perdere peso e a soffrire di insonnia e forti emicranie. Non so voi, ma trovo questa querela assolutamente fuori luogo.

Credits: La Repubblica.

Commenti

  1. "Registrava sofferenze fisiche (???)che portavano la stessa a perdere peso"? Che culo! a me invece x perdere qualche chiletto mi tocca di stare a dieta ...E si Caro Max ...per ciò che ti ha provocato con il suo calendario..fossi in te chiederei i danni ;-DD smacckiiii, S.;-))

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  2. Quando ho letto quella cosa mi è subito scappato una grossa risata... Tra l'altro pensavo come avrà reagito quando seppe che i suoi calendari erano diventati compagni di viaggio dei camionisti. Misteri della Carfagna...

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  3. Per come la vedo io lei non è colpevole della sua bellezza, ma non è all'altezza di fare la ministra. E' questo che la mette in cattiva luce con gli elettori, e non certo l'articolo di Repubblica.

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  4. Concordo conte. Oltre a non essere all'altezza di fare la ministra non è credibile. Una che ha fatto calendari hot non può fare la morale alle altre donne... Io così la penso.

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  5. a me provoca un erezione anche la sua foto sul manifesto elettorale.

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