Il DDL sul processo breve è un altro salva Berlusconi?

image L’Italia è un paese controverso. Ogni giorno in tutto il paese ci sono fabbriche e aziende che chiudono per colpa della crisi o di fantomatici “piani industriali”. A pagare le conseguenze sono gli operai e i lavoratori, che da un giorno all’altro si ritrovano senza un lavoro.

In un qualsiasi paese civile, il parlamento metterebbe al primo posto la problematica del lavoro e della disoccupazione. Invece, nel nostro paese sembra che il problema più importante sia quello della Giustizia. Dopo averci provato con il Lodo Alfano, i “vassalli” di Silvio Berlusconi hanno messo a punto un altro DDL per salvare il loro capo.

Questo nuovo disegno di Legge è stato mascherato con il termine “processo breve”. Basta il cambiamento di una parola, in questo caso da “prescrizione” a “processo”, per inculare ancora una volta la gente. Secondo i politicanti questo DDL dovrebbe garantire certezza della pena e una giustizia rapida. Ho i miei dubbi al riguardo.

Mettiamo il caso che vengono imputati lo stesso giorno una persona importante e un poveraccio. La persona importante pagherà fior di quattrini per accaparrarsi un buon avvocato per fare in modo che il “processo breve” si trasformi in un “processo senza fine”. Il risultato finale sarà una prescrizione. Il poveraccio, non potendo permettersi un buon avvocato,  verrà condannato in pochi giorni. Risultato, questo DDL serve solo agli “amici degli amici”.

Non bastasse ciò, i politicanti stanno facendo girare un’altra proposta per salvaguardare i propri interessi. Proprio oggi(11 novembre), Margherita Boniver(PDL) ha presentato alla Camera una proposta di Legge Costituzionale per reintrodurre l’immunità parlamentare abolita nel 1993…

La cosa che mi fa più rabbia è che questi politicanti prendono per i fondelli la gente parlando di riformare la Giustizia per il bene della società, quando è ormai chiaro salvaguardano solo i loro interessi e quelli “degli amici degli amici”.

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