La mossa per vincere le regionali in Campania

Centrale nucleare Fino a qualche mese fa, le elezioni regionali previste il 28 e il 29 marzo, in Campania avevano un vincitore sicuro, vale a dire il PDL di Silvio Berlusconi.

Il Popolo della Libertà, per sfruttare le “balle” dette dal premier sull’emergenza rifiuti, doveva stare in silenzio fino al giorno delle elezioni. Invece, si sono dati la zappa sui piedi prima con la candidatura dell’indagato Nicola Cosentino ed ora con la faccenda del nucleare.

Il 31 dicembre 2009, il Consiglio regionale della Campania ha approvato la manovra di bilancio della Regione Campania per l'anno 2010, nel rispetto del termine fissato dalla normativa vigente. Nel testo c’è anche un provvedimento che dichiara off-limits il nucleare sul suolo campano. In pratica, il territorio campano viene precluso a impianti di produzione di energia nucleare, ma anche di fabbricazione e stoccaggio di combustibile nucleare, nonché a depositi di materiali radioattivi. Il PD con questa mossa “guadagnerà” voti.

Gli esponenti del PDL campano hanno subito “inscenato” una polemica. Il leader dell’opposizione, Franco D’Ercole, ha dichiarato “Quella parte della Finanziaria potrebbe essere impugnata dal governo in quanto il nucleare risponde ad una scelta strategica nazionale che è sottratta alla competenza regionale. Noi non diciamo che in Campania debbano necessariamente farsi le centrali, ma affermare il principio che la Campania non può autorizzare l'installazione di centrali nucleari può comportare il rischio di rimanere a secco di energia”. Rimanere a secco di energia?

La strategia del terrore è la tattica usata dal governo per giustificare il ritorno al nucleare e impressionare una persona non informata. Le centrali nucleari non faranno calare il prezzo dell’energia, perché il prezzo l’uranio impoverito continua a crescere. Se si esclude la Francia, nel resto d’Europa molte centrali nucleari verranno dismesse nei prossimi anni. Non facciamo imbrogliare…

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