Il prodotto donna

Le webcam girl guadagnano cifre da capogiro senza versare un euro all'Erario.

Helen L’8 marzo è una giornata commemorativa che dovrebbe ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche delle donne. Da alcuni anni questo giorno serve soprattutto per fare business(vedi ristoranti). A proposito di affari, l’altro giorno l’edizione on line de “Il Corriere della Sera” ha proposto in home un’intervista fatta ad una donna imprenditrice.

Leggendo la parola “imprenditrice”, qualcuno potrebbe pensare che questa donna sia la proprietaria di qualche azienda. Ahimè, la donna intervistata è solo “proprietaria” del proprio corpo ed ha deciso di “usarlo” per guadagnare. Non fate considerazioni affrettate, perché Helen(è un nickname) non è una prostituta o una Escort. La tipa si guadagna da vivere sfruttando i “pervertiti” delle video chat. In poche parole, Helen è una webcam girl milanese di 27 anni. Questo lavoretto part time di 4 ore al giorno le frutta 2 mila euro al mese, naturalmente senza versare un euro all’erario.

Nel 2007, grazie al libro “Diario di una webcam girl”, ebbe già una certa notorietà, soprattutto nella community di Libero. A distanza di 3 anni, Helen ha deciso di venire alla ribalta nazionale scrivendo un altro libro. Con “Manuale della perfetta webcam girl” la paladina delle tremila webcam girl spiega come fare soldi senza sudare. Per chi ha una fidanzata o una moglie senza lavoro, la webcam girl è un’ottima “alternativa” per aumentare le entrate. Per iniziare bisogna iscriversi su un sito e scegliere la tariffa. Si va da 1 euro a 3,50 euro al minuto. Il 50% va al sito e l’altra metà alla “lavoratrice”. Se non vi basta potete sempre vendere foto, video, contatti e-mail, numeri di cellulari e biancheria intima. E questo sarebbe la ”conquista” delle donne?

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