Il DDL per difendere la proprietà intellettuale dell’opera editoriale

L’informazione dei Padroni contro la ReteIl 22 luglio 2010 il Senatore Alessio Butti(PDL) ha presentato al Senato un DDL per modificare l’articolo 65 della legge 22 aprile 1941. Il disegno di legge intende garantire la tutela della proprietà intellettuale dell’opera editoriale sia nelle forme tradizionali(carta stampata) sia nelle forme digitali(diffusione via internet). Questo DDL è stato assegnato alla Commissione Giustizia.

Il disegno di legge è molto controverso e poco chiaro. In pratica, con questo DDL sarebbe vietato l’utilizzo o la riproduzione, in qualsiasi forma e con qualsiasi mezzo, di articoli di attualità pubblicati nelle riviste o nei giornali, allo scopo di trarne profitto. Guido Scorza ha scritto un’interessante articolo su “Il Fatto Quotidiano”. L’avvocato pone alcuni dubbi sulla genericità della parola “utilizzo”. Scorza scrive “Indicizzarlo? Richiamarlo attraverso un link in un post o in un altro articolo? Inserire il link in un elenco di fonti allo scopo di creare una bibliografia su un certo argomento?”.

L’approvazione di questo DDL avrà delle ripercussioni drammatiche sulla libertà di informazione su internet. Il diritto d’autore sulle notizie è la cosa più assurda che abbia sentito negli ultimi anni. Così come è scritto, il DDL non penalizzerà solo i blog o gli aggregatori di notizie, ma anche gli stessi giornali. Girovagando spesso sui siti di informazione professionali(i giornali), mi imbatto spesso in articoli copiati dall’ansa. Mi chiedo, cosa accadrà quando questo DDL diventerà legge?

Concludo con una considerazione di Scorza scritta nell’articolo. “E’ davvero un peccato che mentre in Islanda ci si pone il problema di come rendere più libera l’informazione attraverso la Rete, in Italia si tenti, ogni strada, per sforzarsi di ricondurre il timone dell’informazione nelle mani dei soliti noti. Stiamo, davvero, perdendo una grande occasione di libertà”.

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