Dal 1 gennaio 2011 torna libero il Wi-Fi

Il Wi-Fi torna liberoOggi(5 novembre), il Consiglio dei ministri ha approvato il pacchetto sicurezza messo a punto dal ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il pacchetto si compone di un decreto legge ed un disegno di legge. Tra le tante norme, quella più importante è senz’altro il ritorno del Wi-Fi libero.

Nel 2005, dopo l’attentato a Londra, il governo Berlusconi aveva varato la legge Pisanu. Questa legge prevedeva per i fornitori del servizio l’identificazione univoca del cliente connesso e il mantenimento dei log con i dati del traffico internet. Credo che sia inutile dire che questa norma ha bloccato lo sviluppo in Italia di questa tecnologia.

Alla fine, dopo tante polemiche questa norma “medievale” verrà cancellata. Dal 1 gennaio 2011 sarà possibile collegarsi alla rete Wi-Fi senza restrizioni attraverso gli smartphone. Lo ha annunciato il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Entro il 31 dicembre 2010 verranno valutate quali siano gli adeguati standard di sicurezza.

La notizia però non è stata presa con entusiasmo da Piero Grasso. Il procuratore nazionale Antimafia ha dichiarato “L'accesso libero alle postazioni Wi-Fi e agli internet point porterebbe a ridurre moltissimo la possibilità di individuare tutti coloro che commettono reati attraverso Internet”. Secondo Grasso, dietro queste reti Wi-Fi e gli internet point potrebbero nascondersi una massa di utenti non più identificabili, come terroristi, pedofili e mafiosi.

Commenti

  1. Ciao Max!!sai che quando ho sentito la notizia ti ho pensato?si perchè ne hai parlato ancora qui e allora mi sei venuto in mente!!volevo chiederti cosa sono gli smartphone? lo sai che sono un pò capra eh!Grazie per i consigli che mi hai dato in parte li ho già applicati!buon w.e., smacckete, S. :DD

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  2. Il Wi-Fi libero è un'ottima cosa, anche se ci sono delle problematiche riguardo la privacy(ho scritto un post sull'argomento la settimana scorsa). Gli smartphone sono dei cellulari che consentono di gestire i dati personali. In poche parole, sono dei mini computer.

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  3. Tutte balle.Max informati meglio e spiega ai lettori del blog cosa è avvenuto con l'approvazione del pacchetto sicurezza.Vabbè,lo spiego io,tanto tu non lo faresti...Dopo l'allarme terrosrismo(allarme ingiustificato in Italia) Pisanu tentò di imbavagliare la rete tagliando i fondi destinati allo sviluppo del WIFI in Italia e cercando al tempo stesso di sollevare la questione dell'anonimato in rete.Oggi,con il pacchetto sicurezza,non cambia in pratica nulla.Il decreto Pisanu non viene rinnovato,non certo grazie a Maroni,ma grazie ad un avviso della comunità europea che(giustamente)non vede più nessuna emergenza tale da bloccare il taglio dei fondi per lo sviluppo delle reti.Quindi in sostanza:sulla carta lo stato dovrebbe spendere soldi per installare antenne WIFI in tutta Italia,ciò NON AVVERRA' perchè il problema viene spostato sull'identificazione.Cioè internet libero viene visto ancora come un pericolo ed è quindi richiesta una identificazone per l'uso di queste reti libere che ancora(tra l'altro) non esistono.Lo stato sta divagando per non spendere i fondi,ecco la verità.Anche qualora le antenne vengano gentilmente concesse dallo stato(con soldi nostri) presto verrà introdotta una norma per identificare chiunque usi queste reti.Rintracciabilità=Solvibilità un cliente deve essere rintracciabile per poter pagare...a differenza degli altri stati europei in cui le reti WIFI sono LIBERE E GRATUITE per tutti quelli che vogliano usufruirne SENZA IDENTIFICARSI e quindi senza avere una SIM o aver speso soldi per l'ingresso in queste reti.Ecco il quadro:in sostanza non cambia nulla,siamo ancora lontani dall'avere una rete WIFI,ma si fanno proclami pubblici sull'internet libero.Tutte balle,come al solito.

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  4. Il post è stato scritto dopo pochi minuti dalla diffusione della notizia. Quindi la norma non è stata "studiata" a fondo. Nonostante ciò, ho riportato questa frase di Maroni: "Entro il 31 dicembre 2010 verranno valutate quali siano gli adeguati standard di sicurezza". Questo dovrebbe già far capire cosa hanno in mente i politicanti. Per il resto, il Wi-Fi senza diffusione della banda larga è come se si facesse la guerra senza armi. L'Italia sta perdendo tempo e soprattutto non investe in questo settore. La cosa più sorprendente è che ci sono in giro delle persone che speravano che il "re delle televisioni"(Berlusconi) sovvenzionasse il suo diretto rivale(internet)...
    PS: Ieri, al Tg1 hanno sparato la balla che in Italia ci sono 4800 access point Wi-Fi.

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