Emergenza Rifiuti: Sbloccati 150 milioni di euro

Napoli ancora invasa dai rifiutiNon migliora la situazione a Napoli. La città è ancora invasa dai rifiuti. In strada ci sono ancora 2.800 tonnellate di spazzatura. La situazione più critica si registra nei quartieri di Avvocata, Montecalvario, Mercato, Pendino, Vicaria, Poggioreale e la zona di Santa Teresa degli Scalzi. L’emergenza diventerà permanente se non viene trovato un “buco” per sversare i rifiuti.

Oggi(18 novembre), a Palazzo Chigi si è riunito il Consiglio dei Ministri. E’ stato deciso di “cancellare” dalla legge 123 del 2008 le discariche di Cava Vitiello(Terzigno), Valle della Masseria(Serre) e Andreotta(Avellino). Nello stesso Cdm, sono stati sbloccati 150 milioni di euro come anticipazione dei fondi Fas(Fondo per le aree sottoutilizzate).

Questa “boccata d’ossigeno” servirà alla Regione Campania per incrementare la raccolta differenziata e coordinare la complessa azione gestoria del ciclo dei rifiuti. Ma i soldi non bastono. Per superare l’emergenza molti enti locali saranno costretti a contrarre mutui per sanare i debiti contratti per lo smaltimento dei rifiuti. Nelle nove pagine del decreto c’è un secco no allo sforamento del patto di stabilità. Conclusione, l’emergenza durerà ancora per parecchi mesi.

A sorpresa, prima del Cdm, Pier Luigi Bersani ha incontrato il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Il segretario del PD ha dichiarato “Sono salito un momento su per dire che non è una soluzione per uscire dall'emergenza e sottrarre la gestione dei rifiuti dalla criminalità. Siamo contrari che i termovalorizzatori di Napoli e Salerno siano affidati alle province. Il comune di Salerno è perfettamente in grado di fare in proprio il termovalorizzatore. Ne ho parlato con Maroni mi ha detto che ne avrebbe parlato in Cdm”.

Il decreto approvato ha “cancellato” la discarica di Cava Vitiello, non quella di Cava Sari. Domenico Auricchio, sindaco di Terzigno, è indagato per interruzione di pubblico servizio. Nei giorni scorsi, Auricchio aveva emesso un’ordinanza che vieta agli autocompattatori provenienti dagli altri comuni del Vesuviano, di sversare i rifiuti a Cava Sari.

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