La guerra di zizzania tra la Mussolini e la Carfagna

La Mussolini e la Carfagna Non c’è pace all’interno del PDL. Nonostante i “pidiellini” cerchino di nascondere e insabbiare(come fanno per qualsiasi cosa) le tensioni, ogni giorno sui media spuntano fuori nuovi “casi”.

Durante il Consiglio dei Ministri sull’emergenza rifiuti napoletana, la Carfagna ha avuto un diverbio con Ignazio La Russa. Il tutto sembrava rientrato senza ulteriori strascichi. Invece, ecco che entra in gioco Alessandra Mussolini.

Durante una seduta alla Camera, la deputata ha visto la Carfagna parlare con il “traditore” Italo Bocchino(FLI) tra i banchi di Montecitorio. Per la Mussolini questa cosa è vergognosa. La “pidiellina” ha immortalato con una foto(scattata con il cellulare) “l’incredibile scena”.

La Mussolini ha dichiarato “Carfagna si deve vergognare per la liaison con Bocchino che sta mettendo a rischio il partito”. Secondo la Mussolini, il ministro delle Pari Opportunità è “colpevole” di aver spostato le competenze sul termovalorizzatore(di Salerno e Napoli Est) dalla provincia al nuovo commissario Caldoro. Inoltre, la napoletana contesta il fatto che Bocchino nella finanziaria ha chiesto di spostare 20 milioni di euro al ministero della Carfagna.

La replica della salernitana non si è fatta attendere. La Carfagna ha dichiarato “La collega Alessandra Mussolini è, evidentemente, in crisi d'astinenza da visibilità. E, come le capita spesso, urla al fine di attirare l'attenzione, senza badare troppo a quello che dice. Sul termovalorizzatore di Salerno ho tentato di evitare che un'importante e strategica opera pubblica rimanesse paralizzata dallo scontro istituzionale in atto tra Comune e Provincia e, di conseguenza, ho proposto che si elevasse il livello delle responsabilità con un commissariamento affidato al presidente Stefano Caldoro, che è la più alta carica istituzionale della regione, e appartiene allo stesso partito per cui dovrebbe lavorare Alessandra Mussolini”.

La Carfagna ha aggiunto che i 20 milioni di euro destinati al suo ministero(quello delle Pari Opportunità) serviranno per finanziare progetti di contrasto alla violenza sulle donne e centri di accoglienza per le vittime in difficoltà. La ministra ha concluso dicendo “Spero che la collega Alessandra Mussolini non ce l'abbia anche con le donne in difficoltà”.

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