Libero: Ecco i traditori

Lettera ai traditori Negli ultimi anni la politica italiana è diventata un fenomeno da baraccone. L’inizio della fine è avvenuto nel 1994, quando scese in campo Silvio Berlusconi. Da quel momento quest’uomo ha plagiato un gran numero di persone. L’Italia è sotto incantesimo. Quando tutto questo terminerà gli italiani scopriranno un amara sorpresa.

Il “berlusconismo” ha portato anche un nuovo modo di fare politica. La “caccia” all’avversario. Berlusconi ha sempre puntato il dito contro i comunisti, pur sapendo che questi esemplari sono “morti” con la caduta del muro di Berlino del 1989. Per attuare questo “piano”, il padrone di Mediaset ha adoperato i “vassalli”, ovvero dei giornalisti che calpestano la loro dignità per compiacere il “padrone”.

Dopo i comunisti, il problema più grosso degli italiani sembrano essere i traditori. Sembra un termine preso dalla vecchia Germania nazista, ma oggi questa parola va ancora molto di moda. Ma chi sono costoro? I traditori sono i deputati che hanno seguito Gianfranco Fini nel nuovo partito chiamato “FLI”. Da alcuni mesi i “vassalli” di Berlusconi stanno facendo una campagna spietata contro questi “traditori”.

Oggi(4 dicembre), il quotidiano “Libero” è uscito con la foto di 15 persone in prima pagina. Di solito i giornali aprono la prima pagina con le immagini di camorristi, mafiosi, delinquenti o stupratori. Invece, il quotidiano di Maurizio Belpietro ha messo le foto dei traditori, ovvero di 15 deputati di “Futuro e Libertà”.

Il titolo di apertura di “Libero” è “Letterina ai traditori”. Il quotidiano fa un appello ai lettori per scrivere una missiva ai “ribaltonisti”. Maurizio Belpietro scrive “Immagino la sorpresa e l’arrabbiatura nel veder pubblicati i vostri nomi e indirizzi mail e dati in pasto ai lettori i quali, dal 14 dicembre, e anche dopo, potranno scrivervi ed esprimere personalmente ciò che pensano del vostro operato”.

Il direttore di Libero però va oltre e aggiunge “Molti di voi erano perfetti sconosciuti, eletti solo perché sulla scheda c'era Berlusconi. Ora volete cacciare il premier e andare con la sinistra: i cittadini vi puniranno”. I cittadini vi puniranno? Ci rendiamo conto dove stiamo andando? Poi ci sorprendiamo se qualcuno vuole “menare” il direttore(?) Belpietro. A proposito, che fine ha fatto il suo aggressore?

L’articolo continua all’interno del giornale, con altre 30 facce tra cui Giorgio Conte e Paolo Guzzanti. Quest’ultimo nel febbraio del 2009 ha lasciato il PDL per aderire al Partito Liberale Italiano(PLI). Belpietro scrive “Voi, politici eletti per grazia ricevuta, dite di voler liberare gli elettori dal tiranno e annunciate al tempo stesso l'intenzione di cambiare la legge elettorale per restituir loro il diritto di scelta. Ci fosse un modo per farvi pagare una penale per violazione del contratto stipulato al momento della nomina, sareste in bancarotta”.

Il direttore di Libero fa anche un po' di storia politica. Belpietro scrive “Nessuno nell'Italia del Quarantotto pensò che i deputati potessero cambiare casacca e chi scrisse la Costituzione non immaginò nemmeno lontanamente che i parlamentari potessero voltare gabbana”. Una domanda sorge spontanea, perché Belpietro non scrisse nulla quando Mastella fece cadere il governo Prodi nel 2008?

Il “vassallo” di Berlusconi conclude scrivendo “Forse il 14 dicembre riuscirete a buttar giù il Cavaliere e anche a ottenere uno strapuntino. Ma ora che vi hanno visto e conoscono la vostra mail, alle prossime elezioni gli italiani si ricorderanno di voi”.

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