Mastella e consorte rinviati a giudizio

Clemente Mastella e Sandra LonardoManca poco più di un mese al primo turno elettorale per votare il nuovo sindaco al comune di Napoli. Tra i candidati c’è pure l’ex democristiano Clemente Mastella.

Nei giorni scorsi il politico di Ceppaloni è stato rinviato a giudizio per le accuse di truffa, appropriazione indebita e abuso d'ufficio nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione dell’Arpac. Tutto sommato Mastello può essere “soddisfatto” perché è caduta l’accusa di associazione per delinquere.

Vanno a giudizio per altri reati anche la moglie di Mastella, Sandra Lonardo, e l’ex assessore regionale Andrea Abbamonte. Lo ha deciso il gup di Napoli Eduardo De Gregorio al termine dell'udienza preliminare. Il processo comincerà l’11 ottobre davanti alla I sezione del Tribunale, collegio A. I primi due capi di imputazione si riferiscono all’acquisizione al patrimonio familiare dell’europarlamentare di due appartamenti romani di proprietà dell’Udeur nonché della testata giornalistica “Il Campanile”. L’abuso d’ufficio è invece relativo all’assegnazione di incarichi da parte dell’Arpac. Non c’è che dire, Mastella ha tutto per fare il sindaco di Napoli.

Ieri(1 aprile), Mastella ha convocato una conferenza stampa per dire la sua sul caso Arpac. Il leader dei “Popolari per Il Sud” ha detto “Non andrò alla ricerca di prescrizione, né breve, né lunga ma voglio uscire immacolato da questa vicenda”. L’europarlamentare ha “sottolineato” che il reato di abuso d’ufficio si riferisce a un incarico concesso da parte dell’Agenzia regionale per l’ambiente a un conoscente. Mastella ha aggiunto “Un’unica segnalazione su 600 giunte all’Arpac da parte di numerosi politici. Era un povero ragazzo che aveva bisogno di lavorare e che ha avuto un contratto di co.co.co per appena tre mesi”. Perché il politico di Ceppaloni non “segnala” anche me?

Mastella ritiene che la competenza a giudicarlo sia del Tribunale di Roma. L’europarlamentare ha detto “I miei legali hanno già formulato la richiesta. Non ce l’ho con i giudici, del resto si avvicina Pasqua e per un cattolico il perdono è dote”. Infine l’ex Guardasigilli attacca Luigi De Magistris. Mastella ha dichiarato “Chi ha indagato su politici non puoi poi candidarsi magari negli stessi luoghi in cui ha svolto le funzioni di pubblico ministero”.

Ma per favore Mastella, lei e sua moglie non siete proprio all’altezza di dare lezioni di etica. Per la cronaca, il 31 marzo 2011 Mastella e De Magistris si sono beccati durante una tribuna politica su Canale 21. Il politico di Ceppaloni ha dato del farabutto all’ex magistrato. De Magistris ha replicato dicendo “Mastella è peggio della Santanchè”.

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